Eni e la FAO (Food and Agriculture Organization) hanno firmato il 26 febbraio un Accordo di Collaborazione per promuovere l’accesso all’acqua pulita e sicura in Nigeria tramite la realizzazione di pozzi alimentati da sistemi fotovoltaici, per uso domestico e per irrigazione. Il progetto mira a contribuire agli interventi umanitari per gli sfollati interni (internally displaced persons, IDPs) e per le comunità ospitanti, colpiti dalla crisi del Nord Est – Lago Chad, che ha provocato spostamenti di popolazione senza precedenti e una prolungata interruzione delle attività agricole, di allevamento e di pesca. Questa collaborazione risponde alla richiesta fatta dal Governo Federale della Nigeria alle compagnie dell’Oil&Gas affinché forniscano supporto nell’alleviare le sofferenze delle vittime delle insorgenze del Nord Est, tramite programmi di intervento sostenibile che abbiamo un impatto positivo sulla vita delle comunità. In questa cornice, il progetto è allineato al “The Buhari Plan-Rebuilding the North East” per il soccorso umanitario e la stabilizzazione socio-economica del Nord Est della Nigeria. Lo si legge una nota stampa ufficiale di Eni diramata il 27 febbraio 2018, e che riportiamo integralmente. Il Rappresentante della FAO in Nigeria e ECOWAS, Suffyan Koroma – prosegue il comunicato -, ha lodato l’iniziativa del Governo Federale dicendo che il progetto supporterà gli sforzi per la ricostruzione dei mezzi di sussistenza nella regione, preparando il terreno affinché le strategie di intervento possano passare dalla fase umanitaria a quella dello sviluppo quando le rivolte cesseranno. Koroma ha commentato che “il Nord Est della Nigeria è zona che la FAO conosce bene; i nostri interventi in Borno, Yobe and Adamawa, i tre stati maggiormente colpiti dalla rivolta di Boko Haram – citiamo ancora testualmente -, hanno aiutato gli sfollati interni (IDPs) nei campi e quelli che tornavano alle comunità liberate, così come anche le comunità ospitanti, a ritornare alle proprie fattorie e a rimettere in sesto le proprie vite”. Alberto Piatti, vice presidente esecutivo di Eni per l’Impresa Responsabile e Sostenibile, ha commentato: “Le Partnership Pubblico-Privato (PPP) consentono alle istituzioni di fare leva sulle competenze del settore privato e aiutano le aziende a dare risposte alle esigenze di sviluppo individuate dalle istituzioni. Sono una opportunità per ampliare il ruolo che le aziende possono avere nello sviluppo sostenibile”.
Questo progetto di accesso all’acqua – spiega la nota stampa – è la prima iniziativa promossa in collaborazione tra FAO ed Eni. Nell’ambito del progetto, FAO fornirà supporto all’individuazione delle zone di intervento, nonché supporto tecnico e know-how nelle zone individuate, mentre Eni perforerà i pozzi, li doterà di sistemi fotovoltaici, e garantirà formazione all’uso e alla manutenzione mirate alla sostenibilità a lungo termine. Questo Accordo di Collaborazione è un esempio di Partnership Pubblico-Privato (Public-Private Partnerships, PPP) implementato a livello locale. Le PPP sono uno strumento essenziale per l’implementazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dalle Nazioni Unite nel 2015 – gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Questa iniziativa supporta tutti e 17 gli obiettivi, ma si concentra maggiormente sui seguenti: Obiettivo 1, sconfiggere la povertà in tutte le sue forme, ovunque; Obiettivo 2, sconfiggere la fame; Obiettivo 6: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari; Obiettivo 13: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze; Obiettivo 17: rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile. La collaborazione risponde a questi obiettivi, in particolare per quanto riguarda lo stabilire partnership multi-stakeholder che supportino il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Eni – si legge in conclusione – è presente in Nigeria dal 1969 con attività onshore e offshore. Questo progetto fa parte dell’impegno di sostenibilità di Eni nel Paese, che comprende attività relative allo sviluppo agricolo, all’accesso all’energia, salute, formazione, tutela dell’ambiente, nonché iniziative specifiche per lo stakeholder engagement nelle comunità locali e per la promozione della trasparenza. La Rappresentanza FAO in Nigeria è stata stabilita nel 1978, ed ha progetti e programmi in oltre 30 Stati della Federazione.