«Rami di ulivo spezzati sotto il peso della neve con aziende isolate e black out elettrici, ma anche gelate che hanno distrutto le coltivazioni in campo come il favino in Basilicata mentre colture di pregio come la Cipolla rossa di Tropea lungo la costa sono andate perse in Calabria con mareggiate e intense precipitazioni mentre in Puglia sono stati colpiti i mandorli e il gelo mette a rischio anche i frutteti e le colture orticole in campo della Campania. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che la nuova ondata di maltempo di primavera fa salire la conta dei danni provocati dal maltempo nelle campagne da inizio anno ad almeno 400 milioni di euro». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Coldiretti nazionale il 23 marzo 2018, e che riportiamo integralmente. «Siamo infatti di fronte all’ultima perturbazione in un inizio di anno che ha distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e soprattutto gli ulivi. Il clima impazzito del 2018 – sottolinea la Coldiretti – ha spaccato la corteccia, bruciato le gemme e spogliato dalle foglie almeno 25 milioni di piante di ulivo dalla Puglia all’ Abruzzo sino al Lazio con la richiesta del proclamazione dello stato di calamità naturale. Non solo è andato perduto il raccolto di olive dell’anno ma in molti casi – sottolinea la Coldiretti – sarà necessario sostituire le piante e ci vorranno anni prima che si torni a produrre con effetti devastanti per l’economia ed il lavoro di migliaia di famiglie». «Un impegno straordinario – conclude la Coldiretti – è stato chiesto dall’Unaprol che si è attivata scrivendo al Ministero delle politiche agricole per chiedere un intervento a sostegno delle imprese, anche attraverso il rifinanziamento del piano olivicolo».
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