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La storia della città di Trieste e le sue radici, una mostra su Maria Teresa d’Asburgo

2 Ottobre 2017 - Local Genius

La storia della città di Trieste e le sue radici, una mostra su Maria Teresa d’Asburgo




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“Una mostra che non adempie ad una funzione meramente celebrativa, ma che ha l’ambizione di spiegare la storia della città di Trieste e del suo sviluppo – economico e urbanistico – di cui Maria Teresa è stata una grande promotrice”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, il quale il 30 settembre a Trieste ha presentato la mostra “Maria Teresa e Trieste. Storie e culture della città e del suo porto” allestita al Magazzino delle Idee e che sarà aperta al pubblico a partire dal prossimo sabato 7 ottobre fino al 18 febbraio 2018. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dalla Regione Friuli Venezia Giulia il 30 settembre 2017, e che riportiamo integralmente. «Lo stesso Torrenti – chiarisce il comunicato – ha poi rimarcato il ruolo non solo operativo, ma di collaborazione con gli enti locali della regione, interpretato dall’Ente regionale patrimonio culturale (Erpac), soggetto organizzatore di questa rassegna espositiva che, a trecento anni dalla sua nascita, vede protagonista la sovrana degli Asburgo alla quale la città di Trieste deve la propria crescita demografica e imprenditoriale iniziata nella seconda metà del ‘700».

“La mostra – ha affermato l’assessore – spiega infatti l’evoluzione urbana ed economica di Trieste, fornendo importanti chiavi di interpretazione non solo a chi viene da fuori ma anche agli stessi triestini, che spesso conoscono soprattutto il mito del personaggio e meno le dinamiche e i fatti storici che determinarono quella svolta”. Tornando al ruolo dell’Erpac, Torrenti ha sottolineato come questo nuovo Ente abbia la funzionalità e le competenze, anche in campo promozionale, per “sviluppare progetti culturali ambiziosi” collaborando con le comunità del Friuli Venezia Giulia e innestando delle sinergie virtuose capaci di mettere insieme, come nel caso della mostra dedicata a Maria Teresa, “le migliori teste pensanti”: nella fattispecie l’Università di Trieste e il Polo museale regionale che fa capo al Ministero dei beni e delle attività culturali.

Sempre l’assessore, senza scartare a priori la possibilità di importare mostre da fuori regione, ha inteso ribadire le ragioni del valore di un evento organizzato localmente: “Il turista – ha spiegato l’assessore -, o meglio dire il viaggiatore di un certo livello, che apprezza la città per la sua bellezza vuole anche comprenderla. Per questo è interessato ad un prodotto culturale che lo aiuta a capire e conoscere la storia del territorio”. «Alla presentazione della mostra – precisa la nota stampa – è intervenuta anche l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, la quale, coinvolta anche nel suo ruolo di docente universitaria, ha ricordato come quell’epoca per Trieste fu contrassegnata dall’arrivo di persone nuove che portarono relazioni e modi di convivere in armonia nelle reciproche diversità, dando origine a quella città cosmopolita che poi divenne compiutamente nell’Ottocento. Di particolare interesse anche gli aventi collaterali alla mostra: incontri e appuntamenti ogni mercoledì per tutta la durata della rassegna, con relatori che racconteranno la storia di Trieste e del suo porto. A tal riguardo ha già riscosso un significativo successo in termini di pubblico, essendo stati letteralmente “bruciati” tutti i posti disponibili, la lectio magistralis di Philippe Daverio prevista il prossimo giovedì 5 ottobre alla Stazione marittima. Evento queste che comunque sarà trasmesso in streaming al link www.mariateresatrieste.it e sul sito del quotidiano Il Piccolo www.ilpiccolo.it».

Oltre agli assessori Torrenti e Panariti, ha partecipato alla presentazione della mostra, tra gli altri, anche l’assessore ai Teatri del Comune di Trieste, Serena Tonel.

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