Riproduciamo qui di seguito integralmente la nota diffusa il 28 settembre 2012 dall’Agenzia Ansa, in merito alla pubblicazione del volume di Francesco Tigani Sava intitolato “Antonio Jerocades, massone e giacobino (1738-1803), edito da Sensazioni Mediterranee Srl. Ecco il lancio:
“Abate, massone e patriota dalla vita avventurosa e controversa: è una personalità “complessa, e per certi versi tormentata”, che ha lasciato comunque, per la sua parte, un segno nel settecento meridionale e calabrese, quella che si conferma dalle pagine di “Antonio Jerocades – Massone e giacobino (1738-1803) di Francesco Tigani Sava, edito per i tipi di Sensazioni Mediterranee. In oltre 350 pagine fresche di stampa, l’autore, docente nei licei e deputato di Storia patria, bibliografo e studioso del periodo, rinfresca i suoi numerosi studi sulla figura dell’abate massone calabrese vissuto nel secolo dei lumi, in un volume che di Jerocades ripropone l’operetta “Il Terremoto del Capo”. A diciotto anni di distanza da una precedente pubblicazione dedicata allo scritto, Tigani Sava torna sul “luogo del delitto”, rileggendo una delle opere di Jerocades meno conosciute e più osteggiate, ieri come oggi, da cattolici e massoni, clericali e borbonici, liberali e consevatori, sovversivi e progressisti. “Rileggere l’operetta – spiega l’autore nella premessa – mi è servito anche a rafforzare il convincimento che buona parte della produzione jerocadiana è ancora oggi utilizzabile come elemento rivelatore di alcuni fenomeni storici e culturali che travalicano gli stessi intenti dell’autore il quale spesso appare invischiato in vicissitudini che lui può soltanto registrare più o meno consapevolmente, ma mai gestire in modo autonomo”. La riedizione del “Terremoto” si arricchisce, inoltre, di un ampliamento della biografia con relativo aggiornamento bibliografico. Al testo, Tigani Sava aggiunge poi anche un’altra operetta “L’Orazione per l’apertura della Scuola di economia e Commercio” scritta nel 1793, dopo un decennio circa dalla pubblicazione del Terremoto. Nato a Parghelia (all’epoca Paralia) nel 1738, Jerocades venne mandato a studiare nel seminario della vicina Tropea. Diventato sacerdote dovette lasciare la cittadina del Tirreno dopo che a suo carico venne istruito un processo per sodomia. Si rifugiò a Napoli dove divenne allievo di Antonio Genovesi docente di economia all’Università partenopea. In questa circostanza prese corpo l’elaborazione di un progetto di riforma della scuola, segno del suo interesse per la pedagogia, dal titolo “Saggio dell’umano sapere ad uso dei giovanetti di Paralia. In seguito tra le tante vicissitudini che ne costellarono l’esistenza, Jerocades coltivò diversi interessi: dalla poesia alla saggistica, dalla letteratura all’economia. A Marsiglia, in Francia, irrobustì la propria adesione alla massoneria e fondò diverse logge in Calabria. Nel 1792 fu tra i promotori più attivi della “Società degli amici della Libertà e dell’Eguaglianza”, la prima sala massonico-giacobina di Napoli mentre l’anno seguente si trovò tra coloro che brindarono alla libertà sul vascello francese Languedoc ancorato nel porto partenopeo. Per questo episodio subì un processo e fu condannato ad una pena non molto severa per avere fornito, come sostengono i suoi detrattori, rivelazioni contro altri giacobini. (Ansa)”.
Una lunga recensione del volume in oggetto si può leggere in: https://www.localgenius.cloud/2012/08/26/massoneria-e-giacobini-nuovo-libro-su-jerocades-di-francesco-tigani-sava/.
L’editore Sensazioni Mediterranee Srl ha ringraziato il Gruppo Pubbliemme (www.pubbliemmegroup.it) per il sostegno fornito alla pubblicazione del libro.