«Da alcuni anni il Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’Ambiente si occupa della zanzara tigre monitorando lo sviluppo della sua presenza in Alto Adige. Il monitoraggio avviato nel 2013 mostra una presenza crescente dell’insetto, e dai campionamenti emerge che il numero medio di uova negli ultimi quattro anni (2014-2017) si è quintuplicato. Nel frattempo la zanzara tigre si è insediata stabilmente nel fondovalle dalla Bassa Atesina fino al Burgraviato e non può essere più debellata. In questi giorni fuoriescono le prime larve, favorite dalle temperature insolitamente miti, che agevolano il loro sviluppo in esemplari adulti. La zanzara tigre, infatti, ha superato l’inverno sotto forma di uova resistenti alle temperature fredde che ora in primavera si schiudono. Un esemplare adulto nato in primavera, nel corso dell’estate può dar vita a miliardi di altre zanzare tigre nei mesi estivi». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 26 aprile 2018 dall’Agenzia stampa della Provincia di Bolzano, e che riportiamo integralmente. «Solitamente, infatti, il problema si ripropone in estate, quando si registra una notevole crescita della presenza della zanzara tigre, che agisce – spiega il comunicato – nelle ore diurne rendendo difficoltosa la permanenza all’aperto in giardini e parchi, con il pericolo di trasmissione di possibili virus». “Per mantenere sotto controllo la zanzara tigre durante l’estate, è importante che ognuno partecipi sin d’ora all’attività di prevenzione”, sottolineano gli esperti del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente invitando i cittadini a collaborare. L’Agenzia, «per sensibilizzare su alcuni comportamenti da adottare per prevenire la diffusione di tale fastidiosissimo insetto ha realizzato uno spot radio che andrà in onda su alcune emittenti locali al partire dal 2 maggio e che è online sul canale soundcloud ufficiale della Provincia di Bolzano». «L’obiettivo – sottolinea la nota stampa ufficiale – è quello di limitare il prima possibile il percorso biologico, agendo dunque già in primavera. Tra le misure figurano una puntuale informazione, il trattamento delle larve, la collaborazione attiva dei cittadini a cominciare dall’eliminazione di acqua stagnante all’aperto. Che si tratti di balconi, cortili, giardini, orti, cimiteri o parchi, da aprile ad ottobre bisogna evitare assolutamente ogni ristagno d’acqua all’aperto. La presenza della zanzara tigre, grazie alle sue capacità di adattamento, si è stabilizzata in Alto Adige e richiede contromisure preventive soprattutto per le aree abitate del fondovalle della Bassa Atesina e della Val d’Adige da Salorno fino a Merano».
«Qualche indicazione: eliminare i sottovasi – conclude la nota stampa – oppure svuotarli regolarmente, svuotare annaffiatoi e secchi, abbeveratoi e ciotole d’acqua, smaltire vecchie bottiglie, lattine, vetri e sacchetti di plastica per evitare che si riempiano d’acqua piovana. Dove non è possibile evitare ristagni d’acqua, ad esempio tombini o scarichi, è necessario utilizzare larvicidi biologici a cadenza regolare da maggio fino a ottobre. Perché il trattamento sia efficace, i larvicidi dovranno essere impiegati nell’intera area urbanizzata. Ai Comuni spetta il trattamento sul suolo pubblico, mentre nelle aree private è compito dei proprietari privati. I dati dei campionamenti, nonché ulteriori informazioni e consigli, sono online sul portale web della Provincia dedicato all’ambiente, nella sezione intitolata “informazioni sulla zanzara tigre”».