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Le atmosfere antiche della fienagione: quando il lavoro dei grandi covoni di fieno era una prerogativa delle donne

16 Luglio 2018 - Local Genius

Le atmosfere antiche della fienagione: quando il lavoro dei grandi covoni di fieno era una prerogativa delle donne


Rievocazione a Sutrio di culture contadine, con costumi del tempo. Tra i prati dello Zoncolan. Il falcio dell'erba e i pranzi al sacco. Percorsi gastronomici e naturalistici

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«Torna anche quest’anno a Sutrio, in Carnia, la tradizionale manifestazione “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”. L’appuntamento è sui prati del monte Zoncolan domenica 29 luglio». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 9 luglio 2018, e che riportiamo integralmente. «L’inconsueta festa – spiega il comunicato – è nata per ricordare, e soprattutto far conoscere alle ultime generazioni ed ai turisti, uno dei più diffusi fra gli antichi lavori della montagna carnica, ovvero la fienagione in montagna, dalla falciatura dell’erba alla composizione di grandi covoni di fieno. Un compito che era appannaggio principalmente del mondo femminile e che verrà riproposto da gruppi di donne di Sutrio vestite con gli abiti tradizionali, affiancate da uomini e bambini, pure in costume». «Dalla mattina alle 9.30 fino al pomeriggio nei prati dello Zoncolan (tappa ormai mitica del Giro d’Italia) si susseguiranno – precisa la nota stampa – le varie fasi della fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne che sparpagliano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); e poi ancora le donne che raccolgono il fieno in altissimi covoni».

«A fare da contorno a “Fasjn la mede” passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno e un originale percorso gastronomico-naturalistico negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) dello Zoncolan. In ciascuno di essi – sottolinea il comunicato – si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan».

«Per vivere a pieno la festa, si può alloggiare a Sutrio a Borgo Soandri, l’albergo diffuso con le stanze (o meglio mini appartamenti con cucina arredati di tutto punto) ricavate – conclude il comunicato – dalla ristrutturazione di antiche case del paese. Pacchetti turistici su richiesta all’Albergo Diffuso Borgo Soandri: www.albergodiffuso.org. Per informazioni: www.albergodiffuso.org».

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