venerdì, 22 Novembre, 2024

SITO IN AGGIORNAMENTO

Jefta, siglato accordo di libero scambio tra Ue e Giappone. Agrinsieme: grandi opportunità per l’agroalimentare italiano

18 Luglio 2018 - Local Genius

Jefta, siglato accordo di libero scambio tra Ue e Giappone. Agrinsieme: grandi opportunità per l’agroalimentare italiano


Il Giappone è il sesto maggior partner commerciale dell'Italia al di fuori dell'Unione Europea, con un surplus commerciale di 2,4 miliardi di Euro

Stampa Articolo Stampa Articolo


“Grazie all’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Giappone, siglato il 17 luglio dal premier giapponese Shinzo Abe, dal presidente del Consiglio UE Donald Tusk e dal presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, le esportazioni agroalimentari comunitarie verso il Paese del Sol Levante potrebbero aumentare sensibilmente per i cibi trasformati”. Così il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, «sulla base di elaborazioni statistiche dell’esecutivo comunitario, esprimendo soddisfazione per i contenuti dell’accordo bilaterale, che offre grandi possibilità di crescita e semplificazione per l’export nazionale». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Agrinsieme il 17 luglio 2018, e che riportiamo integralmente. «Il Jefta, acronimo che sta per Japan-EU Free Trade Agreement, è stato firmato il 17 luglio – spiega il comunicato – in occasione del summit Ue-Giappone di Tokyo, e sarà ora esaminato dal Parlamento Europeo e dalla Dieta nazionale, l’organo legislativo del Giappone; se approvato entro la fine dell’anno da entrambi i parlamenti entrerà in vigore all’inizio del 2019”, ricorda il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari».

“Il Giappone è il quarto mercato in ordine di grandezza per le esportazioni agricole comunitarie, che hanno un valore venti volte superiore a quello delle esportazioni giapponesi nell’UE; il Paese, inoltre, si presenta come un mercato ‘ricco’, caratterizzato da consumatori molto esigenti, continuamente alla ricerca di prodotti di nicchia e di assoluta qualità e che hanno finora mostrato grande interesse nei confronti dell’eccellenza del Made in Italy agroalimentare”, fa notare Agrinsieme. “Il Giappone è il sesto maggior partner commerciale dell’Italia al di fuori dell’Unione Europea, con un surplus commerciale di 2,4 miliardi di Euro: l’Italia, infatti, esporta verso il Paese del Sol Levante beni per circa 6,6 miliardi di Euro, a fronte di importazioni per 4,2 miliardi. Tra i prodotti agroalimentari più esportati ci sono il vino, l’olio d’oliva, il pomodoro, la pasta e l’aceto”, evidenzia il coordinamento. “Dall’accordo deriveranno inoltre evidenti benefici per le esportazioni di: vini, che attualmente scontano dazi del 15%, i quali saranno eliminati; carni suine, che hanno alte barriere tariffarie che verranno sensibilmente ridotte; carni bovine, il cui import sarà favorito senza modificare le norme comunitarie sul trattamento con ormoni e sugli Ogm; formaggi, che hanno dazi al 30-40%”, precisa Agrinsieme.

“Con il Jefta, infine, verranno riconosciute oltre duecento indicazioni geografiche europee indicate dagli Stati membri, di cui 45 italiane (nello specifico 19 per prodotti agroalimentari e 26 per vino e alcolici) che rappresentano il 90% del valore dell’export agroalimentare delle denominazioni del nostro Paese, rendendo al contempo illegale la vendita di prodotti di imitazione; si tratta di un risultato positivo, anche se ci saremmo aspettati di più per il completo riconoscimento delle indicazioni geografiche”, conclude Agrinsieme.

«Agrinsieme – sottolinea una postilla al comunicato stampa – è costituita dalle organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate».

Fotografia pubblicata: bottiglie di vino esposte in una fiera di qualche anno fa (immagine d’archivio)

Condividi su:
Tags: , , , ,

Articoli Correlati


SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

INSTAGRAM