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Coltivazione del nocciolo in Basilicata: disponibile una carta vocazionale regionale per le valutazioni e la pianificazione

20 Luglio 2018 - Local Genius

Coltivazione del nocciolo in Basilicata: disponibile una carta vocazionale regionale per le valutazioni e la pianificazione


Braia: siamo protagonisti del primo accordo di filiera sottoscritto al Sud con contratto acquisto a lungo termine, con i primi 100 ettari di nocciolo impiantato

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“Per la prima volta disponibile una carta vocazionale su una coltura. La carta di attitudine regionale alla coltivazione del nocciolo, presentata nei giorni scorsi ufficialmente, è lo strumento prioritario per le valutazioni e la pianificazione. Grazie al lavoro congiunto con il Dipartimento Agricoltura, gli imprenditori agricoli lucani e i decisori politici hanno oggi a disposizione sul portale web regionale. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche e Forestali, Luca Braia, con una nota stampa ufficiale diramata il 19 luglio 2018. La riportiamo integralmente. “La produzione di nocciole di qualità diventa – prosegue l’Assessore Luca Braia – a 3 anni dalla sottoscrizione dell’accordo quadro di programma tra la Regione e Ferrero, una concreta opportunità di valorizzazione del territorio agricolo regionale lucano e di sviluppo economico per il comparto. L’auspicio è l’ulteriore radicamento e ampliamento degli insediamenti produttivi dei noccioleti anche attraverso investimenti che coinvolgano sempre più in ottica di filiera. La Basilicata punta allo sviluppo della frutta in guscio”.

La carta vocazionale – spiega il comunicato – è consultabile e sul Geoportale Regionale da cui possibile anche stamparla in diverse scale ed è scaricabile in Pdf nella sezione Dipartimento Agricoltura del sito della Regione Basilicata. “E’ un elemento innovativo – aggiunge Braia – e parte integrante del Progetto Nocciola Italia: il primo esempio di pianificazione territoriale per lo sviluppo della coltivazione corilicola su larga scala che deve essere da esempio applicativo, nella nostra regione, anche per altri settori e colture.  La cartografia di attitudine realizzata, su base cartografica della “Carta dei Suoli della Regione Basilicata in scala 1:250.000”, fornisce le informazioni di carattere generale, a scopo pianificatorio, con indicazione di possibili limitazioni che permettono di indirizzare le scelte regionali e locali. Abbiamo ottime prospettive di crescita grazie ad un territorio particolarmente vocato alla coltivazione di nocciole di qualità e la conoscenza dei caratteri del territorio dove l’imprenditore andrà a eseguire l’impianto è di fondamentale importanza, perché da essa dipende il successo o meno dell’investimento produttivo. Dobbiamo allora continuare sinergicamente a far crescere la cultura della corilicoltura in Basilicata, soddisfatti per il lavoro svolto sino ad oggi anche grazie ad Alsia che ha accompagnato il percorso e la formazione/informazione.  Sono state avviate  le attività di ricerca applicata per il miglioramento della produzione del nocciolo negli areali lucani maggiormente vocati attraverso il trasferimento dell’innovazione e nell’ottica della sostenibilità ambientale, del gruppo operativo del PEI, Progetto CORILUS – Corilicoltura Lucana Sostenibile finanziato dalla Misura 16.1”.

“La Basilicata è oggi, ricordiamo, protagonista del primo accordo di filiera sottoscritto al Sud con contratto acquisto a lungo termine, con i primi 100 ettari di nocciolo impiantato – sottolinea l’assessore al ramo – dalle 23 aziende aderenti alla Rete di imprese Basilicata in Guscio, nell’ambito del progetto di filiera corilicola di Ferrero Hazelnut Company, che diventeranno 1.500 entro i prossimi 5 anni, della filiera di produzione corilicola 100% italiana. L’accordo quadro di programma – conclude Braia – per lo sviluppo della corilicoltura in Basilicata sottoscritto dalla Regione con Ismea e Ferrero nel 2015 ha posto le basi, in prospettiva, per una importante opportunità di sviluppo  del settore agricolo lucano e del settore vivaistico che oggi vede i primi risultati concreti. La carta vocazionale del territorio, la sperimentazione, l’accompagnamento, una rete di imprese costituita che sottoscrive il contratto di acquisto a lungo termine, sono oggi realtà. Stiamo immaginando strumenti ulteriori a sostegno dello sviluppo della frutta in guscio, con l’ampliamento previsto come obiettivo fino a 1.500 ettari ed oltre, con gli investimenti strutturali già accordati e con il sostegno di investimenti che coinvolgono le filiere come ad esempio le misure 16.1 e 16.2 del Psr Basilicata 2014-2020”.

Fotografia pubblicata: l’assessore regionale Braia fa il punto sulla produzione di nocciole in Basilicata (immagine allegata alla nota stampa)

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