«Si terrà dall’1 al 9 settembre l’edizione 2018 della Fiera Millenaria di Gonzaga presentata il 29 agosto mattina alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi». Lo si legge in un lancio di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Regione Lombardia, del 29 agosto 2018, che riportiamo integralmente. “Si tratta di un appuntamento importante per la Regione, non soltanto per quanto riguarda l’aspetto tradizionale dell’evento – ha detto – ma anche per l’impostazione davvero innovativa ed al passo con i tempi che gli organizzatori hanno saputo imprimere”. “Eventi come la Fiera Millenaria – ha proseguito l’assessore – sono rappresentativi della grandissima tradizione contadina lombarda, un tratto ancora vivo e caratterizzante del nostro territorio. Dimostrano anche come sia possibile fare un ulteriore passo in avanti, conciliando in modo armonico passato e presente, rendendo un appuntamento denso di storia luogo di formazione e informazione su temi legati all’attualità e che interessano direttamente il mondo agricolo, di oggi e di domani”.
“Il programma – ha aggiunto l’assessore – è infatti fitto di momenti dedicati all’imprenditorialità dei giovani agricoltori, all’evoluzione della PAC e del PSR, alla biodiversità e alla molteplicità di aspetti legati al grande tema dell’alimentazione, legato a doppio filo con l’agricoltura”. Non si tratta soltanto di valorizzare la materia prima prodotta, ma anche – spiega il comunicato – di affrontare in maniera organica aspetti trasversali della vita: “Dai corretti stili di vita – ha specificato l’assessore – passando per la salute, elementi che non possono prescindere dal cibo e da una corretta educazione alimentare”. “La Fiera Millenaria di Gonzaga ha saputo ben conciliare tutto questo e Regione Lombardia, nel segno della continuità e della buona amministrazione – ha concluso Fabio Rolfi – intende confermare la sua attenzione per l’appuntamento e più in generale per il territorio mantovano, importante e primario anche grazie alla sua marcata vocazione agricola”.