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Ricerca in agricoltura, accordo tra Crea e il consorzio pugliese Nu.Va.U.T per mettere a punto varietà interamente italiane di uve da tavola. Primi grappoli entro il 2021

12 Settembre 2018 - Local Genius

Ricerca in agricoltura, accordo tra Crea e il consorzio pugliese Nu.Va.U.T per mettere a punto varietà interamente italiane di uve da tavola. Primi grappoli entro il 2021




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«Per l’uva pugliese, regina indiscussa della produzione italiana, il futuro all’insegna dell’innovazione è già iniziato. CREA, il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare, e il Consorzio produttori Nu.Va.U.T hanno presentato l’11 settembre, alla Fiera del Levante di Bari, l’accordo per mettere a punto varietà interamente italiane di uve da tavola, con l’intento di rendere sempre più competitivo un prodotto (e un territorio di produzione) già leader di mercato, ai primi posti in Europa e nel mondo». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dal Crea l’11 settembre 2018, e che riportiamo integralmente. “Si tratta – ha dichiarato il presidente CREA, Salvatore Parlato – del primo esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per l’uva da tavola, che mette a fattore comune risorse e competenze della ricerca pubblica e dei produttori privati, nell’interesse di un made in Italy “integrale”, dalla ricerca al prodotto finale, sempre più autentico e competitivo, che confidiamo di esportare anche ad altre importanti filiere del settore agroalimentare”.

“I ricercatori del CREA Viticoltura ed Enologia – ha spiegato il direttore del Centro, Riccardo Velasco – stanno studiando da anni nuove varietà, con e senza semi, caratterizzate da spiccata croccantezza, ottima resa e resistenza alle malattie. Ed entro il 2021 i primi grappoli saranno sugli scaffali. Ma – conclude – non è finita qui. Successivamente, sempre attraverso il miglioramento genetico, si potrà intervenire anche su altri aspetti quali forma e dimensione degli acini, aromi e tenore degli zuccheri”.  «La posta in gioco – sottolinea il comunicato – è la preferenza del consumatore, da perseguire attraverso l’offerta di un prodotto italiano al 100%, sempre più diversificato e originale, in grado di competere su un mercato agguerrito e globalizzato: una sfida ambiziosa, soprattutto per produttori medi e piccoli». “Questo accordo – ha affermato Giacomo Suglia, amministratore unico del Consorzio Nu.Va.U.T (Nuove Varietà di Uva da Tavola) che raccoglie gli imprenditori coinvolti nel progetto – favorisce l’innovazione e la rende più accessibile alle imprese. Infatti, le prime 12 nuove varietà messe a punto dal CREA saranno portate nelle aziende del Consorzio per poter meglio studiare le tecniche di produzione, il tutto con la collaborazione tecnica dei ricercatori del CREA e degli agronomi Nu.Va.U.T. ”.

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