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Doc Sicilia, 50 milioni di bottiglie prodotte da gennaio a luglio 2018: un aumento del 154% rispetto allo stesso periodo del 2017

14 Settembre 2018 - Local Genius

Doc Sicilia, 50 milioni di bottiglie prodotte da gennaio a luglio 2018: un aumento del 154% rispetto allo stesso periodo del 2017


A trainare sono specialmente due vitigni: il Grillo che a luglio ha sfiorato i 10 milioni di bottiglie e il Nero d'Avola che nei primi sette mesi del 2018 è salito a 22milioni 800 bottiglie circa prodotte

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«I 50 milioni di bottiglie prodotte da gennaio a luglio 2018 segnano un aumento del 154% rispetto allo stesso periodo del 2017, e il trend di crescita costante premia in modo trasversale le diverse varietà dei vini della Doc Sicilia». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 13 settembre 2018, e che riportiamo integralmente. “Il traguardo di bottiglie prodotte finora è il frutto dell’azione intrapresa su più versanti dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia” dice il presidente Antonio Rallo. “Siamo impegnati fin dalla nostra nascita per garantire la qualità dei vini Doc Sicilia. Abbiamo investito in campagne di promozione e di informazione in Italia e all’estero per mettere in risalto l’unicità della produzione del “continente vinicolo Sicilia”. Spot radiofonici e televisivi in Italia raccontano le caratteristiche dei vini Doc Sicilia. E nei principali mercati siamo sempre più presenti in eventi che fanno conoscere il meglio che la Sicilia offre” aggiunge il presidente del Consorzio. «A trainare l’aumento del numero di bottiglie prodotte – sottolinea la nota stampa – sono principalmente due vitigni: il Grillo che a luglio ha sfiorato i 10 milioni di bottiglie e il Nero d’Avola che nei primi sette mesi del 2018 è salito a 22milioni 800 bottiglie circa prodotte. Ma la crescita dell’imbottigliato riguarda tutti i vini della Doc Sicilia: dal Sicilia Bianco al Catarratto all’Inzolia, dallo Zibibbo al Sicilia Rosso, dal Frappato al Merlot».

«Dalle prime stime della vendemmia, tra l’altro, coltivatori e produttori – prosegue la nota stampa – rilevano che malgrado le recenti condizioni climatiche avverse, la vendemmia si profila con un calo di quantità ma con una ottima qualità». “Nei mesi passati abbiamo partecipato ad eventi che hanno consentito a migliaia di winelovers, buyers, sommelier, consumatori, di conoscere il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia e apprezzare sempre di più i vini della Doc Sicilia” spiega il direttore Maurizio Lunetta. “Abbiamo registrato un gran numero di visitatori, e di interesse, al Vinitaly di Verona, al ProWeine di Düsseldorf, al Food&Wine di Aspen, in Usa, per citare alcuni appuntamenti. Siamo riusciti a farci scegliere anche grazie alle campagne promozionali nei paesi dell’Ue dove esportiamo in modo sempre più massiccio. In Canada e in Cina le aziende che imbottigliano Doc Sicilia sono spesso ospiti di degustazioni. La stampa generalista e specializzata si dedica sempre più alla Sicilia e ai vini della Doc: siamo ormai riconosciuti come “modello positivo di sistema” tra aziende che lavorano per un unico obiettivo insieme alle migliori professionalità della nostra isola” conclude il direttore Lunetta.

 “La vendemmia entra nel pieno proprio quando si concludono anche diverse attività culturali estive nelle cantine, che offrono al pubblico l’opportunità di scoprire e vivere in modo diverso i territori” afferma Alessio Planeta, consigliere della Doc Sicilia. “Sono occasioni sempre più preziose per invitare sia il pubblico siciliano sia quello in viaggio nell’isola a visitare le aziende. Lo stesso possiamo dire sul fronte dell’enoturismo, su cui quest’anno registriamo un sensibile aumento sia per numero sia per qualità ed interesse da parte dei visitatori, soprattutto stranieri, che dopo aver avuto l’occasione di scoprire e di conoscere a fondo le identità dei luoghi e dei vini, nei fatti diventano i nostri primi e migliori ambasciatori nel mondo”. “Per quel che riguarda la sostenibilità, sempre più al centro dell’interesse dei clienti nei nostri principali mercati di sbocco, sono convinto che un approccio rispettoso dell’ecosistema sia ormai diventato un imperativo, altrimenti rischiamo il collasso collettivo” sostiene Alberto Tasca, consigliere del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. “La Sicilia è una regione che possiede un’enorme ricchezza varietale, detiene il 25% della biodiversità europea e il 50% di quella italiana, presenta condizioni climatiche estremamente favorevoli, tantissime tipologie di suolo, preziose risorse genetiche naturali e culturali che permettono di diversificare le produzioni enologiche. Praticare un’agricoltura sostenibile ci consente non soltanto di custodire e preservare questo patrimonio, ma anche di lavorare in un sistema trasparente dove tutti, attraverso la condivisione e il confronto continuo, tendono a migliorare continuamente. Insomma, il bene comune diventa l’obiettivo prioritario, al di fuori del concetto di concorrenza”.

«Dal 2012, anno di nascita del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, ad oggi, sono 315 le aziende – conclude la nota stampa – che aderiscono alla Doc Sicilia. Il Consorzio punta molto sulle azioni di vigilanza e controlli a tutela di consumatori e produttori: anche per il 2018 è stato confermato l’accordo con il Consorzio Prosecco Doc per contrastare le contraffazioni ai danni dei vini a marchio Prosecco Doc e Sicilia Doc».

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