“Questa è la prima legge regionale per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato e scrive una pagina importantissima nella storia della nostra regione. E’ una normativa attesissima dalle categorie artigiane e dal territorio e costituirà una colonna portante dello sviluppo economico. Un momento storico per gli artigiani e l’economia veneta”. Così l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato si è espresso in merito “al disegno di legge che disciplinerà il settore dopo l’approvazione, il 2 ottobre, da parte di tutto il Consiglio, tranne l’astensione del consigliere Ruzzante che si è però dichiarato favorevole al provvedimento”. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 2 ottobre 2018 dalla Regione Veneto, e che riportiamo integralmente. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto per arrivare a questo risultato straordinario. Ringrazio tutti gli assessori e i consiglieri di maggioranza e di opposizione – ha sottolineato Marcato – che hanno voluto oggi condividere questo importante progetto per la nostra economia. La Regione ha proceduto in stretto raccordo con le associazioni categoria per arrivare ad una normativa che fosse realmente rispondente alle esigenze e alle aspettative delle circa 128.500 imprese artigiane venete, pari al 26% di tutte le imprese attive nella regione. Sono aziende che hanno resistito con forza, determinazione e passione alla crisi che ha colpito anche la nostra regione e che con la loro attività rendono grande l’economia veneta”.
«Il disegno di legge – spiega il comunicato – contiene una disciplina organica del settore, proponendosi di provvedere alla tutela, allo sviluppo e alla promozione dell’artigianato e delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche. Avrà una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro». “Una particolare attenzione – ha evidenziato Marcato – è focalizzata sulla valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale, al fine di conservare e salvaguardare il patrimonio tradizionale, che rappresenta la nostra cultura e la nostra storia. Ma si guarda anche al rinnovamento del settore nel suo complesso, incentivando l’impiego di tecnologie innovative e l’apertura alle giovani generazioni per dargli continuità”.
«Nel testo di legge – conclude la nota stampa – viene confermata la competenza delle camere di commercio in materia di tenuta e gestione dell’albo delle imprese artigiane e viene introdotta la figura del maestro artigiano, titolo attribuito dalla Regione allo scopo di garantire la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri e la formazione dei giovani artigiani. Le imprese nelle quali opera un maestro artigiano possono essere riconosciute come “bottega scuola”».