«Tutti i detentori di alveari sono tenuti al Censimento annuale, che si svolge tra il 1° novembre ed il 31 dicembre 2018. L’iscrizione nella Banca Dati (BDA) dell’Anagrafe apistica nazionale è un obbligo di legge e riguarda i proprietari anche di un solo alveare». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Fai (Federazione Apicoltori Italiani) il 12 novembre 2018, e che riportiamo integralmente. A ricordare la norma e l’imminente scadenza – spiega il comunicato – è Raffaele Cirone, presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani: «Chiunque può rivolgersi ai nostri “Operatori di Anagrafe Api” per ottenere il disbrigo gratuito di tale adempimento, che impegna i ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo a monitorare la consistenza del patrimonio apistico nazionale, della razza di ape impiegata, della tipologia dell’allevamento (autoconsumo o professionale, convenzionale o biologico) e la correttezza delle coordinate satellitari degli apiari (insieme di alveari) presenti sul territorio nazionale».
«La FAI-Federazione Apicoltori Italiani evidenzia, inoltre, che per la mancata o incompleta iscrizione alla Banca Dati dell’Anagrafe apistica nazionale – conclude la nota stampa – sono previste sanzioni amministrative da 1.000 a 4.000 euro e che, di conseguenza, quanti non siano iscritti nella Banca Dati dell’Anagrafe apistica nazionale non possono essere qualificati come “Apicoltori” ai sensi della vigente normativa (Legge n. 313 del 24.12.2004 per la “Disciplina dell’Apicoltura” e Decreto 4 dicembre 2009, recante “Disposizioni per l’Anagrafe apistica nazionale”)».
Fotografia pubblicata: immagine generica di alveari, allegata alla nota stampa.