Il Comando Generale dei Carabinieri Forestali CUFA, la FAI-Federazione Apicoltori Italiani, il Comune di Roma hanno convocato una conferenza stampa di presentazione dei risultati del primo anno di attività di “ApinCittà”: si tratta del «progetto di biomonitoraggio ambientale effettuato impiegando alveari di Apis mellifera ligustica (Spinola, 1806), la cosiddetta “ape italiana”». Lo si legge in una nota stampa congiunta diramata da Confagricoltura il 22 novembre 2018, e che riportiamo integralmente. «Gli alveari finora messi in rete, grazie al Progetto ApinCittà, vanno diventando – spiega il comunicato ufficiale – sempre più numerosi, assumendo i connotati di un modello operativo, di elevato interesse tecnico-scientifico, che potrà essere validato (a livello nazionale e internazionale) per mappare la biodiversità vegetale delle aree urbane, con l’obiettivo di definire le peculiarità di questo ecosistema».
«ApinCittà, inoltre, inizia a fornire dati preziosi – precisa inoltre la nota stampa – sulle buone pratiche apistiche in ambiente urbano, su presenza e consistenza di inquinanti ambientali, sui parametri di qualità del miele ottenuto in tali contesti, ma anche sulle modalità di reintroduzione delle specie botaniche di interesse mellifero e pollinifero in ambiente urbano, sugli interventi di recupero degli sciami vacanti nelle sedi istituzionali o di prevenzione di reazioni allergiche nei soggetti sensibili».
«ApinCittà, infine, si è definito come modello di inclusione e cooperazione ispirato alla vita delle api: il valore ecosistemico dell’ape – conclude il comunicato – viene tradotto in educazione ambientale, percorsi didattici, approfondimenti scientifici, collaborazioni istituzionali, scambi interdisciplinari e culturali con altre Città italiane ed estere».
Fotografia pubblicata: particolare della locandina ufficiale