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Latte Ovino Sardo, il Mipaaft ha firmato il decreto di riconoscimento dell’Organismo interprofessionale Oilos

11 Dicembre 2018 - Local Genius

Latte Ovino Sardo, il Mipaaft ha firmato il decreto di riconoscimento dell’Organismo interprofessionale Oilos


Caria: un passaggio storico che cambierà il futuro del settore e che avvierà nuove politiche di governo del comparto con l’obiettivo di garantire l’anello più debole della filiera rappresentato dal mondo dei produttori primari, i pastori

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“Il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio ha firmato il decreto di riconoscimento dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos). Si tratta di un passaggio storico che cambierà il futuro del settore e che avvierà nuove politiche di governo del comparto con l’obiettivo di garantire l’anello più debole della filiera rappresentato dal mondo dei produttori primari, i pastori”. Così l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: “Per la prima volta nella storia moderna delle produzioni lattiero casearie ovine, tutti gli attori più rappresentativi del comparto sardo siederanno a un tavolo ufficiale riconosciuto dal Ministero e proprio a quel tavolo si confronteranno su come intervenire proattivamente nella gestione di produzioni di latte e trasformazione dei suoi derivati. Pastori, trasformatori privati e cooperative decideranno finalmente insieme su come amministrare una media di 300milioni di litri di latte a stagione che vengono da circa 3milioni di ovini allevati in Sardegna. Un’amministrazione che potrà accompagnare la definizione di una forbice giusta sul prezzo del latte pagato ai pastori. Il progetto Oilos – ha proseguito l’assessore – è un percorso avviato a inizio legislatura e che aveva tagliato un primo grande traguardo a dicembre 2016 con la nascita formale a Oristano, presso una sede notarile. Allora fu presentato uno statuto che fu sottoscritto da decine di rappresentanti di uno dei settori più importanti del tessuto produttivo isolano. Ora, tutti insieme – ha concluso Caria –, avremo la grande responsabilità di agire ed operare da subito per il bene di oltre 10mila aziende ovine, delle loro famiglie e dei tanti lavoratori che operano quotidianamente nell’indotto”. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dalla Regione Sardegna il 10 dicembre 2018, e che riportiamo integralmente.

Scheda allegata alla nota stampa
Oilos. L’organismo interprofessionale non ha al proprio interno rappresentanti della Regione Sardegna che opera solo come soggetto di supporto per le attività di assistenza tecnico-amministrativa. L’Oilos, con sede legale a Oristano presso l’ARAS di Nuraxinieddu, è composta da 25 soggetti che hanno designato a loro volta 11 rappresentanti: 5 del mondo della cooperazione; 3 per la parte privata dell’industria e 3 per i produttori primari (le Organizzazioni dei produttori composte dai pastori). Fanno parte di Oilos anche i Consorzi di tutela del Pecorino romano, Pecorino e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e AGCI. Presidente è Salvatore Pala, già presidente della Coop. Unione pastori di Nurri, mentre vice presidenti sono Pier Luigi Pinna, della Fratelli Pinna di Thiesi, e Rino Putzolu dell’Op Pastori associati Sardegna (PAS) di Villanovaforru.

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