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Agenzia fitosanitaria nazionale, ne chiede la nascita l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia

26 Gennaio 2019 - Local Genius

Agenzia fitosanitaria nazionale, ne chiede la nascita l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia


La proposta prevede che l'Agenzia abbia poteri di sorveglianza e di intervento in modo uniforme su tutto il territorio italiano

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“Sul tema fitosanitario è tempo di fare scelte decise, visti i problemi che ci sono stati in Lombardia e in tutta Italia. Chiediamo che venga istituita l’Agenzia fitosanitaria nazionale che abbia poteri di sorveglianza e di intervento in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, occupandosi anche di ricerca e di azioni innovative contro i parassiti”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi intervenuto il 25 gennaio mattina a un incontro pubblico sull’agricoltura a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova. All’incontro erano presenti anche il deputato Andrea Dara e il consigliere regionale Alessandra Cappellari. È quanto si legge in un lancio di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Regione Lombardia, del 25 gennaio 2019, e che riportiamo integralmente. “Il tema fitosanitario – ha proseguito Rolfi – è strategico per la competitività delle aziende e per il patrimonio agricolo nazionale, caratterizzato da una ricca biodiversità e con una agricoltura proiettata sempre di più verso l’export. Dobbiamo strutturarci perché la globalizzazione aumenta i rischi come dimostrano la xylella o la popillia japonica”. “In materia di prossima programmazione agricola – ha spiegato l’assessore – ci sono comparti come quello del florovivaismo che valorizzeremo di più. Stiamo parlando di un settore in cui siamo diventati la seconda realtà italiana con un valore produttivo di circa 220 milioni di euro all’anno, il 9% del totale nazionale”.

“Per il settore – ha sottolineato Rolfi – è prossimo un intervento regionale in materia di garden center. Continueremo a lavorare con i comuni per rafforzare l’idea che i bandi di appalto legati al verde pubblico non devono basarsi esclusivamente sul massimo ribasso, ma più su criteri di carattere qualitativo”. “I burocrati europei vogliono usare la Brexit come alibi per tagliare fondi all’agricoltura – ha concluso l’assessore – ma nel frattempo aumenta le risorse per l’accoglienza degli immigrati. La Regione Lombardia si batte contro questa proposta e chiediamo che sia il prossimo parlamento europeo a votare la programmazione della prossima Politica Agricola Comune”.

Fotografia pubblicata: agricoltura, immagine generica dell’archivio Local Genius

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