«Anabio, l’Associazione dei produttori biologici e biodinamici di Cia-Agricoltori Italiani, aderisce al “Global Strike for Future”, organizzato il 15 marzo in tutto il mondo per chiedere azioni concrete contro i cambiamenti climatici e per la salvaguardia dell’ambiente e la mitigazione del surriscaldamento globale». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Cia e Anabio il 14 marzo 2019, e che riportiamo integralmente. “Sottolineiamo il merito della giovanissima Greta Thunberg che, il 14 dicembre scorso, con il suo discorso alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Katowice, ha efficacemente scosso le coscienze contribuendo a dare il via al nuovo grande movimento internazionale Fridays for Future – dichiara il presidente nazionale di Anabio, Federico Marchini-. Ringraziamo, poi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo appello, sorvolando i boschi devastati del Bellunese, a mettere in campo interventi urgenti per scongiurare una ‘crisi climatica globale’ a tutti gli effetti”.
«Ad aderire allo Sciopero globale per il Clima, ricorda Anabio-Cia, sono stati in principio gli studenti, quindi si sono aggiunti scienziati, associazioni, istituti ed enti, semplici cittadini, tutti preoccupati – precisa il comunicato – dal riscaldamento globale e intenzionati a far cambiare rotta alle politiche deludenti dei governi». In questo senso, spiega Marchini, “l’agricoltura biologica è una delle strade da seguire, rappresentando un nuovo paradigma produttivo basato sull’economia circolare e digitale. Nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’Onu, ben 13 su 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile investono il settore primario e, più specificatamente, il modello di produzione biologica. Le tecniche agricole sostenibili, infatti, garantiscono produttività duratura, accrescono la fertilità dei suoli, salvaguardano la biodiversità. E soprattutto mitigano l’effetto serra, producono energie rinnovabili e hanno un ruolo primario nell’assorbimento di anidride carbonica”. Con l’impegno e il sostegno dei giovani e della comunità scientifica, conclude il presidente di Anabio-Cia, “possiamo arrivare alla piena affermazione dell’agricoltura biologica, contribuendo a imprimere una svolta per interrompere e invertire il ciclo del riscaldamento climatico. Diversamente, si produrrebbero situazioni irreversibili per il futuro del pianeta”.