«Nell’ambito dell’accordo firmato a novembre 2017, Eni e FCA hanno sviluppato congiuntamente il nuovo carburante “A20”, caratterizzato da un basso livello di emissioni in ragione del suo contenuto di alcoli: 15% di metanolo e 5% di bio-etanolo. Grazie alla sua formulazione a basso contenuto carbonico, alla componente bio e all’elevato numero di ottano, il nuovo alternative fuel consente risparmi sulle emissioni di CO2 fino al 3% allo scarico, quantificate utilizzando la nuova procedura di omologazione WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure)». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Eni il 3 aprile 2019, e che riportiamo integralmente.
«La formulazione – spiega il comunicato – è stata studiata per ridurre le emissioni dirette e indirette di CO2 e soprattutto per rendere questo carburante compatibile con la maggior parte delle vetture a benzina vendute dal 2001 in poi (ovvero, in Italia, circa 12 milioni di automezzi), che corrispondono a più del 60% del parco circolante a benzina nel nostro Paese. Inoltre, da qualche settimana è positivamente terminata la prova condotta con cinque Fiat 500 della flotta Eni Enjoy a Milano: durante i 13 mesi di sperimentazione sono stati effettuati circa 9.000 noleggi e percorsi 50 mila chilometri senza registrare alcun inconveniente, confermando la riduzione del tasso emissivo e con migliori prestazioni grazie all’alto numero di ottano».
«Nel frattempo, Eni e FCA stanno lavorando – conclude la nota stampa – per migliorarne ulteriormente la formulazione, incrementando la quota di componenti di origine rinnovabile con l’obiettivo di continuare a ridurre le emissioni di CO2 valutate “Well-to-Wheel”, l’analisi che valuta le emissioni non soltanto considerando il consumo del carburante ma anche la sua produzione e il trasporto. Il risultato annunciato oggi rappresenta un ulteriore passo delle due società verso una sempre maggiore attenzione alla mobilità sostenibile: un contributo concreto per ridurre le emissioni e l’inquinamento ambientale».