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Copagri: siglato a Bruxelles un patto tra i produttori di latte dell’Europa e dell’Africa occidentale. Le tipicità locali

11 Aprile 2019 - Local Genius

Copagri: siglato a Bruxelles un patto tra i produttori di latte dell’Europa e dell’Africa occidentale. Le tipicità locali


I firmatari rappresentano oltre 50 milioni di allevatori di bestiame, e si impegnano a lavorare per una politica agricola sostenibile e per uno sviluppo della produzione lattiera che rispetti la dignità dei produttori dei due continenti

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«La Confederazione produttori agricoli-Copagri ha siglato il 10 aprile a Bruxelles un importante patto tra i produttori di latte dell’Europa e dell’Africa occidentale attraverso il quale i firmatari, che rappresentano oltre 50 milioni di allevatori di bestiame, si impegnano a lavorare per una politica agricola sostenibile e per uno sviluppo della produzione lattiera che rispetti la dignità dei produttori dei due continenti, contribuendo al contempo a valorizzare il potenziale del comparto africano anche attraverso progetti di solidarietà e cooperazione». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Copagri nazionale il 10 aprile 2019, e che riportiamo integralmente.

“Siamo orgogliosi di firmare questo accordo per l’Italia”, sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, che ha siglato l’accordo per la Confederazione, spiegando che con questa dichiarazione comune “le organizzazioni agricole firmatarie si impegnano a valorizzare le tipicità locali, puntando sulla qualità e sulla unicità delle produzioni piuttosto che sulle logiche del massimo profitto e del dumping economico, che in passato hanno fra l’altro fatto sì che il latte in polvere comunitario venisse svenduto in Africa a prezzi bassissimi, creando un notevole danno economico a tutti i produttori”.

“Tra gli intenti dell’accordo vi è, inoltre, l’impegno a creare nuove politiche agricole a carattere sostenibile, che puntino sulla programmazione e sulle produzioni locali e che rispettino la dignità di chi lavora la terra e di chi si adopera per la produzione di cibo, mettendo al centro i produttori e i consumatori”, aggiunge Cavaliere. “C’è un significativo potenziale per sviluppare le strutture locali di raccolta e di lavorazione del latte, così da rendere tale prodotto una leva importante per garantire un maggiore sviluppo dell’occupazione, del reddito e della sicurezza alimentare e nutrizionale, portando al contempo benefici in termini di sviluppo socioeconomico sostenibile in zone rurali spesso fragili ed emarginate, e assicurando maggiore sicurezza, cooperazione e pace”, si legge fra l’altro nel testo dell’accordo, consultabile su https://bit.ly/2IabnDY. Maggiori dettagli sono su https://bit.ly/2KpDbq4.

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