“Il Grana Padano è la DOP più consumata al mondo. È un portabandiera della Lombardia agricola e dell’Italia all’estero. Per valorizzare l’intera filiera del latte è necessario difendere il valore di questo prodotto anche nella ristorazione: per questo rilancio la necessità di introdurre l’obbligo per i ristoranti di indicare la provenienza del formaggio grattugiato che viene servito. Dobbiamo tutelare i prodotti di qualità contrastando l’utilizzo dei similari proposti come Grana Padano”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi intervenuto all’assemblea del Consorzio di tutela del Grana Padano. È quanto si legge in un lancio di Lombardia News, agenzia di stampa della Regione Lombardia, del 13 aprile 2019, e che riportiamo integralmente.
“ Nel 2018 – spiega il comunicato – state consumate 4 milioni e 932 mila forme di Grana Padano e ne sono state vendute all’estero 1 milione e 938 mila forme, una crescita del 5.44% rispetto al 2017”. “Affiancheremo il Governo nella lotta all’italian sounding, pratica sleale che ruba alle nostre aziende 100 miliardi di euro all’anno. Il Consorzio Grana Padano – ha aggiunto l’assessore – fa battaglie importanti sulla chiarezza e sulla sicurezza alimentare. Due valori importanti per la Regione”. “Voglio inoltre sostenere l’azione del Consorzio sul tema lisozima: è ormai appurato a livello scientifico come nel grana non si tratti di conservante. Questa informazione va comunicata in un contesto storico in cui l’attenzione del consumatore è sempre più spostata sulla sostenibilità e sulla qualità e naturalità del cibo. Non possiamo – ha concluso – non valorizzare gli aspetti positivi del nostro prodotto perché infastidisce altri interessi”.
Fotografia pubblicata: forma di Grana Padano (archivio Local Genius)