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Una “tassa” sul prelievo di contanti? Confcommercio e Confesercenti dicono di no. Sarebbe una stangata sui consumi!

11 Settembre 2019 - Local Genius

Una “tassa” sul prelievo di contanti? Confcommercio e Confesercenti dicono di no. Sarebbe una stangata sui consumi!


Confesercenti: “Si concorrerebbe sicuramente a deprimere ancora di più la spesa delle famiglie, già in rallentamento”

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«L’impulso alla diffusione di sistemi elettronici di pagamento sicuri e tracciabili va certamente perseguita. Per questo bisogna agire anzitutto sul versante della riduzione dei costi che l’utilizzo di tali strumenti comporta a carico di consumatori ed imprese. In particolare, risulterebbe utile un credito di imposta a favore degli esercenti per le commissioni pagate per l’accettazione di carte di debito e di credito. Una tassa in più, soprattutto in un momento di perdurante stagnazione dei consumi, non ci sembra francamente una buona idea. E’ il commento di Confcommercio alla proposta del Centro Studi di Confindustria di introdurre una nuova tassa sui prelievi di contante». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata l’11 settembre 2019 da Confcommercio nazionale e che abbiamo riportato integralmente.

Sull’argomento è intervenuta, anch’essa con una nota stampa diffusa l’11 settembre 2019, anche Confesercenti nazionale. Riportiamo la nota di Confesercenti nella sua versione integrale: «Quella della tassa sui contanti è un’idea che non ci piace: sarebbe una stangata da miliardi di euro sui consumatori, che concorrerebbe sicuramente a deprimere ancora di più la spesa delle famiglie, già in rallentamento. Ci chiediamo inoltre quale sarebbe l’impatto di una misura del genere sulla popolazione più anziana del nostro Paese. Così Confesercenti, in una nota, commenta la proposta tecnica avanzata dal Centro Studi Confindustria di disincentivare l’utilizzo del contante applicando una commissione del 2% sui prelievi eccedenti i 1.500 euro mensili. Siamo assolutamente convinti della necessità di promuovere la diffusione della moneta elettronica, non solo per ragioni di tracciabilità e trasparenza, ma anche di sicurezza degli operatori commerciali. Ma al bastone preferiremmo la carota: quella della tassa sui contanti non è la strada giusta, meglio incentivare l’utilizzo di carte di credito e bancomat, con agevolazioni per i consumatori e minori costi per le imprese».

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