sabato, 23 Novembre, 2024

SITO IN AGGIORNAMENTO

Milano Wine Week a Portaromana. Coldiretti: dal vino ottenuto dai vitigni “superbio” a quello biovegano, dal vino biodinamico invecchiato in anfore di cemento naturale a quello ancestrale

6 Ottobre 2019 - Local Genius

Milano Wine Week a Portaromana. Coldiretti: dal vino ottenuto dai vitigni “superbio” a quello biovegano, dal vino biodinamico invecchiato in anfore di cemento naturale a quello ancestrale




Stampa Articolo Stampa Articolo


«Dal vino ottenuto dai vitigni “superbio” a quello biovegano, da quello con l’etichetta in Braille per i non vedenti a quello con le etichette realizzate da persone diversamente abili, dal vino biodinamico invecchiato in anfore di cemento naturale a quello ancestrale, fino a quello impreziosito da oro alimentare e al primo spumante manga. Sono alcune delle curiosità in vigna esposte oggi, domenica 6 ottobre, fino alle ore 15 e durante la prossima settimana nei giorni e orari di apertura, al mercato agricolo di Porta Romana, promosso da Coldiretti in via Friuli 10/a nel capoluogo lombardo, in occasione della Milano Wine Week, durante la quale nel farmers’ market ci sarà anche uno spazio in cui degustare gratuitamente i vini lombardi guidati dagli stessi agricoltori vignaioli». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 6 ottobre 2019 da Coldiretti Lombardia, e che riportiamo integralmente. «La cantina Hermau di Maurizio Herman a Pianazzola, sopra Chiavenna (SO), produce uno spumante da vitigni Piwi – spiega il comunicato – che non necessitano di trattamenti in vigna perché resistenti alle malattie. La fermentazione è completamente naturale e anche la rifermentazione in bottiglia avviene con il metodo “solo uva”, senza l’aggiunta di zucchero di canna e di altri elementi esterni al territorio. Sempre in provincia di Sondrio, ma questa volta a Bianzone, Marcel Zanolari produce vini biologici e biodinamici, con un affinamento non solo nelle classiche botti di legno, ma anche in anfore di cemento naturale e argilla. Oltre al classico Nebbiolo valtellinese, Zanolari coltiva varietà meno diffuse sul territorio come Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Bianco e Moscato. Tra le bottiglie esposte al farmers’ market coperto della Coldiretti a Milano, ci sono anche quelle dell’azienda agricola Bisi di San Damiano al Colle (Pavia), che per alcune tipologie di vino dell’Oltrepò Pavese ha studiato un’etichetta in Braille per rendere accessibile il prodotto anche ai non vedenti. La Tenuta Fornace, azienda agricola biologica, nasce a Rovescala (Pavia) dove la famiglia Rossi produce uve e vini dal 1823. Oggi la produzione è biovegan, senza l’utilizzo di concimi e prodotti di derivazione animale, come nel caso del Pinot Nero Metodo Classico 48 Lune esposto a Porta Romana».

«Da Rovescala (Pavia) – citiamo sempre testualmente – arrivano anche i vini dell’azienda agricola Martilde. Bianchi e rossi, sono tutti accomunati dalla stessa mano che firma le etichette: quella della titolare Antonella Tacci. I disegni raffigurano gli animali della fattoria che danno il nome ai vini: dalla Croatina “Ghiro Rosso d’Inverno” alla Malvasia “Piume”, in onore degli ospiti del pollaio, fino al Pinot Nero “Nina”, la cagnetta di famiglia. Augusto Andi, classe 1998, conduce l’azienda di famiglia con i genitori a Montù Beccaria, in provincia di Pavia, dove produce vini con metodo biodinamico e dove si dedica all’agricoltura sociale. L’azienda promuove l’integrazione sociale di persone diversamente abili che creano le etichette presentate al farmers’ market di Milano. Nelle campagne dell’Oltrepò Pavese, a Montecalvo Versiggia, si produce il primo spumante “manga”, nato da una collaborazione tra Patrizia Torti e l’inventore di Hello Kitty, il popolare gattino amatissimo dalle giovani di tutto il mondo. Un’idea che ha permesso alla viticoltrice lombarda di sfondare sul mercato giapponese e americano con un prodotto di alta qualità. Dalla provincia di Bergamo, invece, Sereno Magri propone il Moscato di Scanzo che è la più piccola Docg d’Italia: la zona di produzione è limitata a una porzione del comune di Scanzorosciate. Il Moscato di Scanzo è un vino passito che può essere degustato anche dopo diversi anni, perché mantiene le caratteristiche aromatiche del vitigno a bacca rossa. Il processo di lavorazione delle uve è lungo e laborioso e prevede un appassimento di almeno 21 giorni e un invecchiamento minimo di due anni. C’è poi chi come l’azienda agricola La Rocchetta di Villongo (Bergamo) ha deciso di arricchire i suoi vini con la polvere d’oro alimentare di 24 carati: stupisce per le piccole stelle d’oro che vi fluttuano senza alterare profumo e gusto dello spumante che si sta bevendo. La stessa azienda propone poi anche lo spumante con la polvere d’argento alimentare. Per gli amanti del lusso oltre che del vino di qualità, l’azienda Tenuta degli Angeli di Carobbio degli Angeli (BG) impreziosisce le bottiglie di spumante con cristalli Swarovsky che rappresentano veri e propri gioielli da collezionare. Infine c’è chi come l’azienda agricola “Nove Lune” di Cenate Sotto (Bergamo) – spiega la Coldiretti Lombardia – dai suoi vitigni super-bio che eliminano del tutto o quasi l’uso di trattamenti, produce un vino ancestrale ottenuto da una antica tecnica di vinificazione. In questo modo il bianco prodotto rimane torbido naturale. Nella sua cantina – continua la Coldiretti regionale – quest’azienda ha inoltre deciso di puntare anche sulla tradizione, fermentando le migliori uve in anfore di terracotta per almeno due mesi».

«Con 90 varietà di uve da vino coltivate – spiega infine la Coldiretti regionale – la Lombardia si colloca sul podio delle regioni italiane per biodiversità nel vigneto, dietro solo a Veneto ed Emilia Romagna. Circa il 90% del vino lombardo è di qualità – continua la Coldiretti – grazie alle 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. In tutta la Lombardia – conclude la Coldiretti –sono poco più di tremila le imprese vitivinicole attive e oltre 20 mila gli ettari a vigneto. Le province più vocate sono Pavia e Brescia, seguite da Mantova, Sondrio, Bergamo, Milano e Lodi (con le colline fra San Colombano e Graffignana). Zone viticole con piccole produzioni si contano anche fra Como, Lecco, Varese e Cremona».

Fotografia pubblicata: immagine allegata alla nota stampa

Condividi su:
Tags: , , , ,

Articoli Correlati


SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

INSTAGRAM