«Anche a febbraio nessuna tensione sui prezzi al consumo. Il dato, registrato precedentemente al manifestarsi dell’epidemia di Covid-19 in Italia, certifica il consolidarsi di una situazione nella quale, ormai da anni, i prezzi si muovono solo per occasionali impulsi delle componenti volatili. Dinamiche produttive e reddituali non certo favorevoli, assieme a un difficile clima di fiducia, comprimono la domanda e i prezzi al consumo». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 28 febbraio 2020, e che riportiamo integralmente.
«Il consuntivo 2019 del fatturato dei servizi – precisa Confcommercio – descrive perfettamente la dinamica recente dell’economia italiana: dopo il rallentamento, la stasi nell’ultimo quarto dello scorso anno. Nel complesso, un sistema già fortemente indebolito da cause strutturali tutte interne, si confronta oggi con un pericolo importato dall’estero. È sempre meno probabile evitare la recessione. La questione aperta, forse ancora per poco, è se si riuscirà a recuperare i livelli produttivi entro l’anno oppure se si dovrà archiviare un’altra contrazione dell’economia, la quinta dal 2008. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat sull’inflazione a febbraio e sul fatturato dei servizi nel IV trimestre 2019».