Vera ‘Nduja di Spilinga da filiera corta, perché alla base della sua produzione ci sono carni e grasso di maiali allevati in proprio e Peperoncino autoctono piccante Tri Pizzi, un ortaggio che è stato ereditato dalla cultura contadina del Monte Poro. Prosegue con il consueto impegno, nonostante le grandi difficoltà economiche generate dalla crisi del Covid-19, il lavoro di Michele Dotro per assicurare alla sua straordinaria ‘Nduja di Spilinga materie prime ispirate al rigido criterio della filiera corta. Nella buonissima ‘Nduja del giovane imprenditore agricolo di Spilinga (paese della provincia di Vibo Valentia situato nei pressi della famosissima Tropea) non c’è posto per le “carnette” straniere, per carni e grasso di scarto, o per il peperoncino estero pagato a basso prezzo. Michele ha un punto di riferimento assoluto e primario: come detto, sia le carni di maiale sia il peperoncino giungono dal suo solido progetto di filiera creato sul Monte Poro. “Continuo a crederci – ci dice – affrontando sacrifici enormi e tentando anche di convincere un mercato difficile che sulla ‘Nduja non si può giocare al ribasso, ma che al contrario occorre rilanciare parlando di vera eccellenza. Abbattere il prezzo finale della ‘Nduja, magari per rispondere alle esigenze di una parte della distribuzione organizzata, o finanche di qualche speculatore senza scrupoli, significa nella maggior parte dei casi risparmiare sul valore della materia prima. Io non ci sto. Le scelte al ribasso non fanno parte del mio bagaglio culturale e dei valori profondi che ho ricevuto dalla mia famiglia in cui la ‘Nduja si produce ormai da diverse generazioni”. “La Mia ‘Nduja artigianale – spiega ancora Michele Dotro – è fatta con carni e grassi del mio allevamento di maiali e con Peperoncino autoctono Tri Pizzi, una tradizione contadina radicata nel Monte Poro. Ne nasce una ‘Nduja prelibata, genuina, veramente identitaria, dai profumi e dal sapore inconfondibili”.
Proprio in questi giorni Michele Dotro è al lavoro nei campi di proprietà aziendale dove sono spuntate le prime bacche di Peperoncino Tri Pizzi, che ha una consistenza e una piccantezza che sono ideali per una vera ‘Nduja made in Spilinga. Il Peperoncino Tri Pizzi verrà raccolto manualmente a seguito di una maturazione naturale sotto il sole di Calabria e la raccolta avverrà in quattro o cinque tappe, a seconda delle variabili condizioni climatiche. Dotro è contrario a ogni forma di accelerazione chimica (magari mediante l’uso di ormoni) della maturazione che consente enormi risparmi in termini di lavoro e di tempo, ma che scavalca il ruolo insostituibile della natura, del sole, dell’aria pulita. I peperoncini Tri Pizzi verranno poi essiccati in serra, adeguatamente selezionati uno ad uno, con tanta pazienza ed esperienza, privati del picciolo e quindi avviati al laboratorio artigianale per la produzione della ‘Nduja.
Crescono, inoltre, ci sottolinea Michele Dotro, le richieste di Peperoncino Tri Pizzi essiccato da parte di altri salumifici ed aziende di trasformazione agroalimentare, in quanto questa varietà di piccante ortaggio ha caratteristiche organolettiche tali di assicurare produzioni di straordinaria qualità. Michele Dotro ha un grandissimo merito: sta lavorando su un sogno, che è quello di costruire solide filiere agroalimentari sul Monte Poro, la sua terra, quella in cui sono piantate le sue irrinunciabili radici.
IN ONDA SUL TG DI VIDEOCALABRIA (canale 13 del digitale terrestre)
10 Agosto 2020, ore 13,30 e ore 19.15 (edizione notturna attorno all’una circa)
Anche in streaming internet su: www.videocalabria.tv, sezione Diretta
Pubblicazione del servizio tg anche su TgCal24: www.tgcal24.it (dopo la messa in onda in tv).