Circa 17 milioni di litri che equivalgono a 22,7 milioni di bottiglie con un fatturato di oltre 147,5 milioni di euro (+ 21% rispetto al 2018). Sono questi i numeri dell’anno 2019 per il Primitivo di Manduria, grande rosso pugliese. In particolare il Dop rappresenta il 98.6% dell’intero imbottigliato ed il dolce naturale Docg lo 1.4%. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 9 novembre scorso dal Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria Doc e Docg e che testimonia l’ulteriore crescita del famoso vino rosso pugliese che ha da tempo conquistato l’attenzione dei più importanti esperti di enologia legata al territorio.
“Il Primitivo di Manduria è ormai una colonna portante della filiera enologica non solo pugliese ma anche italiana – afferma soddisfatto Mauro di Maggio presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di ManduriaDoc e Docg. – E’ un vino che non conosce crisi soprattutto all’estero – prosegue il presidente – con un exploit importante su tutti i mercati. Il Consorzio di Tutela attualmente vanta 57 aziende socie e oltre 1500 viticoltori”.
Ottime notizie quindi per la produzione vitivinicola meridionale e pugliese (ma come giustamente osserva il presidente Di Maggio, anche italiana). Un esempio qualificato e da imitare!
Fotografia pubblicata: immagine di degustazione allegata alla nota stampa