«Il settore agricolo è quello che, più di tutti, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici, ma è anche il più impegnato nel contrastarli, investendo su tecniche sostenibili e modello di produzione biologica. Così Anabio, l’Associazione dei produttori biologici di Cia-Agricoltori Italiani, confermando la sua adesione a #FridayForFutureRoma, la nuova manifestazione per il clima organizzata nella capitale il 19 aprile alla presenza di Greta Thunberg». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Cia nazionale il 18 aprile 2019 e che riportiamo integralmente, in quanto contiene considerazioni attuali anche al di là della manifestazione specifica. «Il cambiamento climatico colpisce l’agricoltura, riduce le produzioni e mette a rischio la sicurezza alimentare e la disponibilità di acqua potabile in molti territori del pianeta, come l’area del Mediterraneo – ricorda Anabio Cia -. Il riscaldamento globale e l’incremento dei fenomeni meteorologici estremi provocano dissesto idrogeologico, siccità, salinizzazione delle aree costiere, variazioni degli agro-ecosistemi e diffusione di nuovi insetti dannosi. A questo si aggiunge l’incontrollata cementificazione dei terreni più fertili, l’inquinamento e la perdita di sostanza organica del suolo. Oggi si stima che oltre il 20% della superficie nazionale è a rischio desertificazione».
«Eppure è proprio la buona agricoltura quella che mitiga l’effetto serra, produce energie rinnovabili e ha un ruolo primario nell’assorbimento di anidride carbonica – spiega Anabio Cia -. Le tecniche agricole sostenibili, infatti, garantiscono produttività duratura, accrescono la fertilità dei suoli e salvaguardano la biodiversità. Accrescere il tasso di sostanza organica nel terreno rappresenta il più importante sistema di assorbimento di carbonio sul nostro pianeta.
Con l’impegno dei giovani e il sostegno dei governi e della comunità scientifica, si può imprimere una svolta al ciclo del riscaldamento climatico». «L’agricoltura bio – conclude Anabio Cia – vuole contribuire efficacemente alla mitigazione con il miglioramento delle attività zootecniche, lo stoccaggio di carbonio nel suolo e nella vegetazione, lo sviluppo del metodo biologico e di pratiche sempre più green».