«Firma a tre per l’accordo di valorizzazione delle sculture di Mont’e Prama, dell’area archeologica di Tharros, e dei luoghi di cultura del Sinis. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus hanno siglato, il 19 luglio mattina nella sala Giunta del Comune di Cabras, l’intesa per gestire e promuovere l’itinerario tematico che parte da Mont’e Prama e coinvolge tutto il territorio. Lo strumento giuridico che unirà le tre componenti istituzionali è una Fondazione, cui spetterà il compito di elaborare, sviluppare e attuare il piano strategico di valorizzazione, che comprende anche la parte paesaggistica». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 19 luglio 2017 dalla Regione Sardegna, e che riportiamo integralmente. “Con questo accordo le statue di Mont’e Prama, che sono in grado di richiamare l’attenzione internazionale, diventano il centro di un percorso” ha detto il presidente Pigliaru. “Se da un lato iniziamo a restituire una lettura d’insieme della cultura, la storia e il paesaggio della Sardegna, dall’altro attiriamo il turismo giusto. Parliamo di quello più interessato alla bellezza, agli itinerari e che spesso viaggia fuori stagione, al quale vogliamo offrire l’occasione di conoscere e apprezzare il nostro patrimonio archeologico con la sua unicità e straordinaria diffusione nel territorio. Naturalmente bisogna poi poterci arrivare – ha sottolineato Francesco Pigliaru -, e sul fronte dei trasporti, sia esterni che interni, stiamo lavorando con grande determinazione”.
“Il complesso scultoreo di Mont’e Prama ha uno straordinario valore archeologico – ha sottolineato il Ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini -, e deve rappresentare sempre di più un grande attrattore internazionale. La decisione di dare vita insieme alla Regione Sardegna e al Comune di Cabras ad una fondazione è un tassello importante di questa strategia di valorizzazione. L’ambizione – ha concluso Franceschini -, è quella di attrarre visitatori da tutto il mondo”. Il sindaco di Cabras Cristiano Carrus ha messo l’accento “sull’importanza di comprendere nell’accordo luoghi “non solo di raro valore storico e turistico, ma anche di grande significato per il territorio. È l’inizio di un discorso nuovo – ha detto Carrus -, che siamo certi ci porterà ad una valorizzazione ben più ampia e ancora più attenta non solo di Mont’e Prama, ma di tutti i nostri beni archeologici. Ci aspettiamo che sempre più persone, venendo a conoscenza di queste nostre ricchezze, decidano di venire a visitarle”.
«Già da ottobre 2014 – conclude la nota stampa – le tre istituzioni lavorano insieme sulla base dell’Accordo di programma quadro che ha destinato a Mont’e Prama 2 milioni di euro, cui hanno fatto seguito i 3 milioni del finanziamento statale per il Museo di Cabras, inserito nel 2015 tra i grandi progetti del Piano strategico nazionale. Rientrano nell’Accordo siglato questa mattina l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni, l’ipogeo di San Salvatore, il tempio fenicio di Capo San Marco, la necropoli di San Giovanni e dello Spiaggione, i resti dell’Acquedotto Romano e il nuraghe Baboe Cabitza. Insieme agli assessori della Cultura, Giuseppe Dessena, e del Turismo, Barbara Argiolas, Pigliaru, Franceschini e Carrus hanno poi visitato il Museo di Cabras e l’area archeologica di Tharros».