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Con gli Usa sempre e comunque, la Russia in Europa, difendere le libertà individuali e d’impresa. Dalla Ue lacrime di coccodrillo

27 Febbraio 2025 - Massimo Tigani Sava

Con gli Usa sempre e comunque, la Russia in Europa, difendere le libertà individuali e d’impresa. Dalla Ue lacrime di coccodrillo


La rilettura attenta dello storico discorso di J.D. Vance a Berlino, nonché una sana riflessione sugli allarmi lanciati da Mario Draghi, dovrebbero acquisire una centralità assoluta

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Con gli Usa sempre e comunque, la Russia in Europa, difendere le libertà individuali e d’impresa. Dalla Ue lacrime di coccodrillo

Stare dalla parte degli Usa, auspicare un pieno ritorno della Russia nel campo europeo, sostenere Israele nella lotta dura al terrorismo, seguire con attenzione le evoluzioni del Mondo Arabo verso scenari di pace e di sviluppo economico. Queste le priorità per un’Italia che voglia, in un contesto di cambiamenti epocali, guardare al proprio futuro con speranza e positività. Un corollario di questo ragionamento sta nell’urgente necessità di rivedere la struttura dell’Unione Europea e di seguire la linea Usa nelle dialettiche commerciali e sistemiche che pur si dispiegheranno con il colosso cinese. Fuori da questo quadro ci sono quasi solo le polemiche di poltronisti, di radical chic e finto-progressisti impauriti dai valori di vera libertà, di meritocrazia, di buon senso. Questi valori, infatti, sono nemici dell’assalto alla cosa pubblica e dei privilegi immeritati. Lavorare sodo, impegnarsi, creare, costruire, avendo come stella cometa i princìpi di libertà sanciti dalla Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America. Il popolo italiano deve sapere che certi patetici tentativi di “resistenza” sostenuti da un sistema mediatico tutto da rivedere e carico di conflitti di interesse, sono alimentati solo da pura demagogia che resta lontana dai problemi reali della gente comune e delle imprese, a partire dalle politiche sull’immigrazione che vedono emergere di continuo comportamenti irresponsabili e ipocriti. L’Italia, come altri Paesi d’Europa o d’Oltreoceano, non è in grado di dare asilo ed accoglienza a milioni e milioni di migranti, dietro la gestione dei quali la magistratura ha indicato spesso sacche di illegalità e di patologiche forzature. Occorrono, al contrario, grandi piani di sviluppo per i Paesi africani e asiatici in difficoltà, ponendo però un freno assoluto alle rivendicazioni alimentate da progetti terroristici. Contro il terrorismo esiste una sola risposta fatta di fermezza e di eradicazione. Non esistono al mondo ragioni collettive o individuali che possano giustificare il terrorismo, peraltro spesso contaminato dai più sporchi traffici globali (armi, rifiuti, droghe…). Un’ultima considerazione sull’Unione Europea. Da Francia e Germania si attenderebbero, piuttosto che nuovi tentativi di egemonia costruiti su gambe fragili, il riconoscimento di errori pesanti che hanno impedito la nascita di un autentico Stato Federale, in grado di avere una politica estera, di difesa e commerciale comune. L’Europa della burocrazia ipertrofica e della regolamentazione maniacale ha generato danni spaventosi e piange lacrime di coccodrillo. L’Italia non può, quindi, ascoltare ed accettare ragionamenti basati su ipotesi di contrasto con gli Usa o di ulteriore inaccettabile disconoscimento dell’importanza della Russia sul piano geopolitico. La rilettura attenta dello storico discorso di J.D. Vance a Berlino, nonché una sana riflessione sugli allarmi lanciati da Mario Draghi, dovrebbero acquisire una centralità assoluta. Un’ultima considerazione sull’Ucraina: è stata una guerra sbagliata, combattuta contro gli interessi del popolo ucraino, ha causato centinaia di migliaia di morti e orribili devastazioni, occorre porvi fine al più presto!

Particolare di immagine tratta dall’account X: Donald J. Trump (Daily News), @TrumpRealDaily

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