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Con il <strong>Vecchio Amaro del Capo</strong> il gruppo Caffo detiene una quota di mercato nazionale del 37,7%: leader assoluto in Italia

9 Luglio 2024 - Local Genius

Con il Vecchio Amaro del Capo il gruppo Caffo detiene una quota di mercato nazionale del 37,7%: leader assoluto in Italia


Esaltate le botaniche della Calabria. Il fenomento dei "finti calabresi". Elisir S. Marzano Borsci espressione dello spirito della Puglia

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Con il <strong>Vecchio Amaro del Capo</strong> il gruppo Caffo detiene una quota di mercato nazionale del 37,7%: leader assoluto in Italia

«‘Caffo propheta in patria’. Parafrasando la locuzione latina – ‘Nemo propheta in patria’ che vuole indicare la difficoltà a emergere a casa propria – Caffo, lo ‘specialista degli amari’ è invece il simbolo del successo degli amari calabresi. Con Vecchio Amaro del Capo, Caffo detiene una quota di mercato del 37,7% (fonte Cicana, dati a volume relativi all’anno terminante dicembre 2023). Un dato che fa capire bene chi è il leader assoluto in Italia, tenuto conto che la distanza dei competitor non pone nessun’ombra di dubbio. I Caffo sono stati i primi a dare risalto alle botaniche della bella Calabria trasformandole in amaro e su questa scia si sono inseriti altri che, insieme, raggiungono il 3,5% di quote di mercato (fonte Circana dati a volume relativi all’anno terminante dicembre 2023). La Calabria sta emergendo come autorevole voce in campo enogastronomico, grazie a chi, come la famiglia Caffo, ha sempre creduto e investito nel territorio e sul valore delle tradizioni, creando prodotti emblema della regione come Vecchio Amaro del Capo che può essere definito il precursore degli amari calabresi, dando vita, di fatto, a una tipologia di amari. Tanto il successo da creare anche il fenomeno dei ‘finti calabresi’, amari che sfruttano il ‘brand Calabria’ ma che sono, in realtà, prodotti fuori dalla regione». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata l’8 luglio 2024, e che riportiamo integralmente.
«Amaro del Capo è l’amaro figlio prediletto della Calabria – spiega il comunicato – perché prodotto internamente nell’antica Distilleria F.lli Caffo dove vengono fatte le infusioni e le particolari distillazioni che caratterizzano il prodotto, unico nel suo genere. Non è solo l’origine a fare la differenza. Le materie prime sono importanti come il know-how e quattro generazioni in questo campo fanno la differenza come dimostrano i risultati. Quel che è certo è che nella bottiglia di Vecchio Amaro del Capo oltre alle 29 erbe, radici, piante e fiori raccolte in stagione a chilometro zero, distillate ancora fresche nell’antica Distilleria F.lli Caffo premiata qualche anno fa come migliore distilleria di Italia, c’è tutto il gusto unico di un prodotto creato dal saper-fare artigianale che segue un’antica ricetta messa a punto dalla famiglia Caffo. Calabresi gli ingredienti, calabrese la ricetta, calabresi i distillatori, calabrese la distilleria che lo produce e lo imbottiglia, Vecchio Amaro del Capo è dunque 100% calabrese. Nessuno è più calabrese di lui e per celebrare la sua autenticità, ‘Spirito Mediterraneo’, la manifestazione dedicata ai liquori calabresi, la prima rassegna regionale sul mondo degli amari, dei distillati e degli spirits che si è tenuta qualche giorno fa in Calabria nel bellissimo borgo di Fuscaldo, ha insignito Caffo del premio ‘Spirito Imprenditoriale Mediterraneo’, un riconoscimento che sottolinea la capacità dell’azienda e della famiglia di valorizzare le eccellenze del territorio in loco, in Italia e all’estero». Sottolinea Nuccio Caffo: “Vogliamo che i calabresi siano orgogliosi di questo successo e diventino essi stessi testimonial del bello e del buono della Calabria con Amaro del Capo. All’inizio, la nostra produzione di poche bottiglie era venduta tra Capo Vaticano e Tropea, le due località che negli anni Settanta hanno fatto da “vetrina” al nostro amaro. Sono stati i primi turisti in vacanza ad acquistarle e a portarle in giro in l’Italia. Le nostre radici sono in Calabria, terra che non abbiamo mai lasciato e che è casa nostra. Sentiamo di dover contribuire a valorizzarla e allo stesso tempo, vogliamo celebrare le origini e l’identità forte di Vecchio Amaro del Capo diventato negli anni, icona e simbolo internazionale di questa regione”.

«Storia, territorio e gente, un vissuto che si ripete anche con Elisir S. Marzano Borsci oggi espressione dello spirito della Puglia perché il suo gusto fedele all’antica ricetta – sottolinea la nota stmpa – è entrato a far parte del patrimonio enogastronomico del territorio. Un valore unico se non irripetibile; non ci sono altri spirits che possono vantare un così forte legame tanto che l’evento Spirito Mediterraneo ha voluto riconoscerlo con il premio ‘Spirito Arbëreshë Mediterraneo’, dedicato all’iconico Elisir S. Marzano Borsci». Prosegue Nuccio Caffo: “Quando si racconta la storia di Elisir S. Marzano Borsci si racconta anche la storia della Puglia, terra di grande cultura e di grande cuore. Borsci è il riflesso della tradizione Arbëreshë che appartiene alla minoranza etno-linguistica di una cinquantina di territori trapiantati in Italia dall’Albania, tra cui il tarantino San Marzano di San Giuseppe. Le radici e la famiglia sono un tratto marcato del prodotto assolutamente vero e tangibile, tanto che in azienda lavora la quinta generazione discendente di Giuseppe Borsci”. Il Mediterraneo è stato culla di grandi civiltà e oggi, noi possiamo restare in contatto con quelle profonde radici anche attraverso i prodotti locali come gli spirits Caffo espressione vera del legame con la terra, identici per origine, unici e inimitabili nel gusto. “Spirito Mediterraneo è stata l’occasione per far assaporare i nostri prodotti più iconici, oltre a Vecchio Amaro del Capo classico, abbiamo proposto la Riserva del Centenario di Vecchio Amaro del Capo e la versione al peperoncino di Calabria, Red Hot Edition e la reloaded edition dell’originale Amaro Sprint. Non è mancato Borsci, anch’esso classico e riserva e le grappe di Calabria come Grappa Unica di Calabria, Grappepe, Grappizia e Vecchia Grappa Caffo. Una selezione di prodotti che si coniugano con il Mediterraneo che abbiamo affiancato ad altri grandi prodotti Caffo anch’essi celebri per la loro storicità e unicità come Ferro-China Bisleri, Amaro Santa Maria al Monte e Petrus Boonekamp”, conclude Fabrizio Gulì, Global Chief Marketing Officer di Gruppo Caffo 1915.

 

Gruppo Caffo 1915 (scheda ufficiale)
Antica Distilleria Caffo produce e distribuisce bevande alcoliche dal 1915. Gruppo Caffo 1915 possiede diversi siti produttivi tra cui alcune distillerie: la storica, anche sede del gruppo è a Limbadi, l’unica distilleria in tutta la Calabria, un vero fiore all’occhiello nel campo della distillazione e dei liquori, tanto da aggiudicarsi il premio come Miglior Distilleria Italiana 2019 all’Annual Berlin International Spirits Competition, poi la Distilleria Durbino-Friulia di Passons Pasian di Prato(Ud) e la Mangilli – Cantine e Distillerie – Flumignano di Talmasson (Udine). La costruzione di un’intera filiera produttiva inizia dalla coltivazione delle erbe officinali, ingredienti base dei propri liquori. Vecchio Amaro del Capo fa parte di questa famiglia insieme a numerose ricette fra liquori, distillati, e infusi, come gli apprezzatissimi Liquorice, l’originale liquore di pura liquirizia calabrese DOP, Limoncino dell’Isola, nato come tributo a Tropea e alla generosità dei frutti di Calabria, Elisir Borsci S. Marzano il più sensuale dei sapori – prodotto dal 1840 nello storico stabilimento Borsci S. Marzano di Taranto – e l’amaro di S. Maria al Monte la cui ricetta segreta è stata donata dai monaci di S. Maria al Monte al cuciniere del Re D’Italia prima del 1858, anno di inizio della sua commercializzazione. Tra le specialità del gruppo, Ferro China Bisleri, il primo liquore a base di ferro e di corteccia di china sul mercato dal 1881 e recentemente acquisita insieme all’amarissimo e notissimo Petrus Boonekamp. Lo storico marchio olandese, padre di tutti gli amari (dal 1777) per le sue caratteristiche organolettiche fa parte di una categoria di amari cosiddetti ‘amarissimi’ (Magenbitter), molto apprezzati in Germania e in generale in tutto il nord Europa. Con l’acquisizione di Petrus Boonekamp, Gruppo Caffo 1915 conferma la sua vocazione internazionale rafforzando la sua presenza all’estero che, ad oggi, conta già oltre 70 mercati. Il marchio Vecchio Amaro del Capo resta il piÙ amato dagli italiani con oltre il 38% di quota di mercato a volume nella Grande Distribuzione (dati IRI infoscan). La grande presenza nel canale Ho.Re.Ca (bar, ristoranti e locali di entertainment) dimostra come Vecchio Amaro del Capo sia un’eccellenza amata da tutti. La special edition Riserva del Centenario è stata premiata con la Grand Gold Medal al Concorso Mondiale Spirits Selection di Bruxelles, e con una menzione speciale, venendo di fatto riconosciuta dal concorso come il miglior liquore d’erbe al mondo. Il World Grappa Awards 2020 è il riconoscimento conferito alle grappe Mangilli che guadagnano i tre gradini piÙ alti del podio come ‘Migliori grappe al mondo’ e con il ‘Miglior design’. Il 2020 in particolare, è stato un anno ricco di premi e riconoscimenti che rendono merito al lavoro e all’impegno dell’azienda in ogni aspetto, in special modo, dal punto di vista della produzione. La tonica “Miracle 1638” del Gruppo Caffo 1915 ha ottenuto il Premio di ‘Miglior Prodotto al Mondo al Bergamotto’ 2020, in occasione dell’ultima edizione del BergaFest a Reggio Calabria. Gruppo Caffo 1915 è stato riconosciuto azienda d’eccellenza del Made in Italy insieme alle piÙ prestigiose società del panorama nazionale nell’edizione 2020 di ‘Save the Brand’ e premiato per aver riportato nel Paese storici brand nazionali e internazionali contribuendo alla valorizzazione del patrimonio liquoristico italiano. Altre medaglie arrivano dalla competizione internazionale ‘SIP Awards International Spirits Competition’ 2020, con un totale di cinque medaglie vinte tra Emporia Gin, Petrus Boonekamp e Vecchio Amaro del Capo versione Red Hot Edition con tre medaglie. Vecchio Amaro del Capo si aggiudica il podio al Brands Award 2020 in quattro categorie. Primo posto nella categoria ‘Alcolici e Birre’ per il quarto anno consecutivo e nel 2021 conferma il suo successo vincendo il prestigioso premio ‘Retailer’. Nell’edizione 2022 di Brands Award a conquistare il podio è ancora Red Hot Edition nella categoria contest ‘New Entry 2022’. Alla competizione ‘Spirit Selection’ by Concours Mondial de Bruxelles 2021 che premia i superalcolici provenienti da ogni parte del mondo, Blood Bitter Petrus BK e Sambuca S. Maria al Monte ottengono rispettivamente la medaglia d’oro e d’argento. Gruppo Caffo 1915 da solo qualche anno acquisito lo storico brand Bisleri che sta rilanciando con una nuova linea di bibite create con i migliori agrumi di Calabria, acque toniche premium a base di china Bisleri, tisane registrate come integratori alimentari e Robur, la bibita integratore alimentare registrato dal Ministero della Salute che contiene ferro e china. Distilleria F.lli Caffo si è aggiudicata il premio ‘Innovazione Smau 2022” distinguendosi per le innovative strategie produttive. Nel 2023, Gruppo Caffo 1915 è stato inserito tra le cento eccellenze italiane, dalla prestigiosa rivista Forbes. Al prestigioso concorso Alambicco d’Oro 2023, Gruppo Caffo ottiene 7 medaglie con le sue grappe e si fregia di due titoli iridati allo ‘Spirits Selection’ la grande competizione internazionale che ha assegnato la medaglia d’oro a Emporia Gin e la Gran Medaglia d’Oro a Limoncino dell’Isola. Mentre sono sei i premi ‘Ampolla d’Oro’ guadagnati nel 2024 rispettivamente da Vecchio Amaro del Capo Riserva del Centenario, Borsci S. Marzano, Brandy Heritage 1970, Limoncino Portofino S. Maria al Monte e Vecchio Amaro del Capo.

Fotografia pubblicata: Vecchio Amaro del Capo, particolare di immagine allegata alla nota stampa ufficiale

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