Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha incontrato il 19 aprile a Palazzo Alvaro una delegazione del Comitato “Pro Museo Storico di Reggio Calabria”. Con il presidente del comitato, lo storico Francesco Arillotta, il sindaco si è soffermato a parlare in particolare del Monastero della Visitazione, i cui lavori di restauro sono in fase di realizzazione. Lo si legge in una nota stampa ufficiale della Città Metropolitana di Reggio Calabria diramata il 19 aprile 2017, e che riportiamo integralmente. “Reggio Calabria – ha dichiarato Falcomatà – avrà il suo Museo Storico e sarà realizzato all’interno del Monastero della Visitazione dove saranno custodite, recuperate e valorizzate le testimonianze della storia millenaria della nostra città”.
“Nell’antico monastero si sta realizzando una grande opera, finanziata dal Decreto Reggio e da fondi comunitari per un importo complessivo di 4,7 milioni di euro, che prevede un centro polifunzionale, una nuova Pinacoteca, un giardino, ampie sale per incontri e conferenze. Il complesso monumentale, al primo livello, ospiterà il Museo Storico della Città che servirà a raccontare ai cittadini, agli studenti e ai turisti l’identità della nostra comunità”. “Abbiamo la fortuna – ha poi aggiunto – di poter contare su un patrimonio inestimabile, fatto di sculture, pitture, reperti archeologici di ogni periodo che testimoniano un passato importante che non vogliamo custodire in segreto, ma condividere, esporre, pubblicizzare, perché la cultura è di tutti e tutti hanno diritto al bello”. “Un percorso – ha quindi annunciato il sindaco – che vogliamo fare insieme al Comitato Pro Museo Storico. Un gruppo qualificato e animato da vera passione, composto da associazioni da sempre impegnate in attività di promozione culturale, donne e uomini che amano la nostra città e che saranno impegnati nell’allestimento del Museo e in ogni altra iniziativa volta a promuovere e rendere sempre più interessante il sito”. “L’importanza di recuperare un luogo come il Monastero della Visitazione – ha quindi concluso Falcomatà – non sta solo nei lavori di restauro o di messa in sicurezza, ma nella percezione che la comunità avrà di quel complesso. Un posto vivo che, testimoniando il passato di questa nostra terra, proietti un’immagine diversa di Reggio Calabria”.