“Il Culatello di Zibello Dop è sempre stato e sarà sempre un prodotto del lusso, esattamente come il caviale prodotto in Lombardia. E’ un fenomeno che andrebbe studiato dal punto di vista culturale e sociale ed è la vittoria di uno stile che è andato oltre le mode, ha cambiato le tendenze, confermandosi un simbolo della norcineria Made in Italy di alta qualità”. Lo ha detto il 10 ottobre l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, intervenendo alla tavola rotonda sul tema “Si rafforza la tutela del Culatello di Zibello Dop: effetti sul comparto alimentare”, per celebrare il decreto che assicura la piena tutela al salume tipico, prodotto nei comuni di Zibello, Sissa, Colorno, Soragna, Polesine Parmense, Roccabianca, San Secondo e Busseto. Lo si legge in un lancio ufficiale di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Regione Lombardia, datato 10 ottobre 2017, e che riportiamo integralmente. “La Lombardia produce circa 4,5 milioni di suini all’anno, quasi la metà della produzione nazionale – ha ricordato l’assessore -. Abbiamo scelto di destinare gran parte della produzione, quasi il 90%, alla produzione dei salumi di qualità, compreso il Culatello di Zibello Dop. E abbiamo avuto il merito di tenere duro sul modello del suino pesante, anche quando qualcuno sosteneva che bisognava allevare suini di 115-130 chilogrammi, come fanno in Spagna o in Germania. Se l’avessimo fatto non saremmo qui oggi a celebrare un grande prodotto della norcineria padana”.
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