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Falsi lavoratori agricoli, indagine della Guardia di Finanza nel Vibonese. Denunce e sequestri

15 Luglio 2016 - Local Genius

Falsi lavoratori agricoli, indagine della Guardia di Finanza nel Vibonese. Denunce e sequestri


I titolari delle aziende attenzionate hanno fittiziamente dichiarato di aver assunto e fatto lavorare circa 200 addetti inesistenti, al fine di consentire ai medesimi di percepire, a danno dell’Inps, indennità per quasi 750.000 euro

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Indagine della Guardia di Finanza di Vibo Valentia nel settore agricolo (foto allegata alla nota stampa)

“I Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, hanno concluso una vasta operazione di Polizia Giudiziaria e Tributaria a contrasto delle frodi a danno degli Enti Previdenziali e Assistenziali e, più in particolare, a contrasto del cosiddetto fenomeno dei “falsi lavoratori”. Le indagini, eseguite nei confronti di quattro aziende, hanno permesso di portare alla luce un articolato sistema di frode basato sulla creazione di fittizi rapporti di lavoro subordinato e di posizioni assicurative e previdenziali, posto in essere con lo scopo precipuo di far percepire indebitamente a pseudo lavoratori indennità di disoccupazione, malattie e altri benefici previsti dalla normativa di settore”. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dal Comando Provinciale di Vibo Valentia della Guardai di Finanza, il 15 luglio 2016, e che riportiamo integralmente. “L’operazione di servizio – spiega il comunicato della Gdf – ha preso spunto da un’attività info-investigativa svolta dai militari nei confronti di aziende della provincia che presentavano elevati indici di rischio, calcolati sulla base del cospicuo numero di lavoratori assunti, non giustificabili dal contesto imprenditoriale sottostante. All’esito delle investigazioni, le Fiamme Gialle vibonesi hanno rilevato che, nelle annualità dal 2009 al 2014, i titolari delle aziende attenzionate hanno fittiziamente dichiarato di aver assunto e fatto lavorare circa 200 lavoratori inesistenti, al fine di consentire ai medesimi di percepire, a danno dell’I.N.P.S., indennità per quasi 750.000 euro”.

“I titolari delle Aziende, nonché i pseudo assunti – precisa inoltre la nota stampa – sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato, richiedendo, contestualmente, l’applicazione della misura cautelare del sequestro delle somme indebitamente percepite”. “La Guardia di Finanza – conclude il comunicato – è costantemente impegnata sul versante della difesa degli interessi erariali del Paese e della tutela della Spesa Pubblica Nazionale, settori in relazione ai quali il Corpo svolge attento ed imprescindibile contributo al fine di prevenire e reprimere illeciti in tale ambito, anche mediante l’esecuzione di progetti a livello nazionale”.

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