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Gestioni degli scarti della pesca, acquacoltura e mitilicoltura: progetti pilota per 4.200 km di costa tirrenica

22 Giugno 2018 - Local Genius

Gestioni degli scarti della pesca, acquacoltura e mitilicoltura: progetti pilota per 4.200 km di costa tirrenica


È Prisma Med, il progetto del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020: dalla Liguria alla Toscana, dalla Corsica alla Sardegna

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«Due milioni di euro per un piano rifiuti, progetti pilota e buone pratiche nelle gestione degli scarti da pesca, acquacoltura e mitilicoltura su oltre 4.200 chilometri di costa, dalla Liguria alla Toscana, dalla Corsica alla Sardegna. È Prisma Med, il progetto del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, che ha come obiettivo strategico la gestione integrata, nel porti commerciali e porticcioli, dei rifiuti e degli scarti prodotti dalle attività legate alla pesca e alla nautica da diporto. Prisma Med ha come capofila Regione Liguria e come partner: Ticass scrl-Tecnologie Innovative per il controllo ambientale e lo sviluppo sostenibile, Regione Toscana, Unione dei Comuni Alta Gallura, Camera di Commercio di Ajaccio, Flag Nord Sardegna, Cirspe-Centro italianao ricerche e studi per la pesca, Gestimar-scrl». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 21 giugno 2018, e che riportiamo integralmente.

“Rendere le attività antropiche collegate alla pesca sempre più ambientalmente compatibili – ha commentato l’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai durante l’evento lancio del progetto di questa mattina in Regione Liguria – è importante per consentire la convivenza tra imprese del comprato ittico, nautica e turismo”. «Tra gli obiettivi del progetto: il miglioramento – spiega il comunicato – delle condizioni ambientali, logistiche e igienico-sanitarie delle aree portuali, la realizzazione di una “filiera del rifiuto” e l’allestimento di isole ecologiche ad hoc sperimentali, lo sviluppo dell’economia circolare legata al recupero integrale di alcuni prodotti di scarto organici e inorganici, tipici della pesca e dell’acquacoltura, al fine di reinserirli nel ciclo produttivo». “Già alcuni porticcioli liguri, attraverso i progetti finanziati dal Fondo europeo della Pesca FEAMP e dai Flag – spiega l’assessore Mai – si stanno attrezzando per una sempre più puntuale gestione dei rifiuti, ma fare sistema e fare interventi che interessino importanti tratti di costa tra territori limitrofi è fondamentale per il mantenimento della qualità delle nostre acque sia dal punto di vista dell’attrattività balneare, ma penso anche per lo sviluppo del nostro comparto ittico”.

«Il progetto prevede inoltre la redazione e la condivisione dei protocolli di best practice per la gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di pesca, acquacoltura e diporto. Quattro i progetti pilota che saranno sviluppati: sul recupero del materiale organico di scarto da pesca e acquacoltura per la produzione di farine animali e per l’impiego in altri settori innovativi – responsabile Regione Liguria -; sulla gestione e smaltimento rifiuti assimilabili agli urbani con creazione isole ecologiche – responsabile Ticass con Camera commercio Ajaccio -; sul recupero integrale delle reti dismesse – responsabile Regione Toscana -; sul riutilizzo della frazione organica e inorganica dei molluschi – responsabile Gac Nord Sardegna-».

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