“Insieme siamo più forti”: è questo il messaggio, molto significativo e di rilevanza strategica, partito l’11 agosto da San Demetrio Corone per dare impulso a una visione di sviluppo condivisa da parte della comunità Arbëreshe. La minoranza linguistica albanese d’Italia, che proprio in Calabria e in provincia di Cosenza ha la sua presenza più importante, non intende essere relegata ai margini della vita istituzionale, politica ed economico-sociale. Anzi: l’enorme bagaglio identitario e culturale che gli Arbëreshë rivendicano con dignità mai sopita e orgoglio, può e deve diventare una leva straordinaria di crescita. Su invito del sindaco di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo, e nell’ambito della quarantesima edizione del Festival della Canzone Albanese, numerosi sindaci dell’Arberìa hanno sottolineato intenti unitari, percorsi condivisi e idee chiare. Li hanno ascoltati, tra l’altro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, e la consigliera regionale Pasqualina Straface. Due le proposte alla Regione con la pretesa politica e civile di ottenere risposte immediate e non ambigue: la rinascita della Fondazione dedicata agli Arbëreshë e un Assessorato regionale che sia diretta espressione del territorio albanofono.
Durante il talk show televisivo, che darà ampio risalto mediatico all’evento a livello regionale e nazionale, i sindaci all’unisono hanno chiesto che l’Arberìa possa finalmente ottenere la stessa considerazione, anche sul piano politico-istituzionale, che viene riconosciuta ad altre minoranze italiane, come quella altoatesina o valdostana. Ha moderato i lavori il giornalista Massimo Tigani Sava che ha offerto una riflessione di natura storico-identitaria. Il sindaco Ernesto Madeo, forte anche di una propria esperienza imprenditoriale di successo, ha toccato le corde dell’orgoglio di una comunità Arbëreshe che vanta un enorme patrimonio di natura storica, archeologica, culturale, folklorica, agroalimentare, enogastronomica che merita di essere valorizzato al massimo. In tale senso proprio la quarantesima edizione del Festival della Canzone Arbëreshe, che non ha significato solo spettacolo e intrattenimento, ma soprattutto una presa di consapevolezza identitaria che mira a riaffermare pienamente il proprio ruolo, si è arricchita di significati importanti. Il leit motiv di tutti gli intervenuti è stato: stare uniti, perché insieme, anche al di là dei credo politici di ognuno, significa essere più forti e determinati. I sindaci dell’Arberìa si sono dati appuntamento in altre realtà del territorio per proseguire in una positiva azione politico-sociale che mira a consolidarsi sempre di più. Nel folto uditorio era presente anche l’ex assessore regionale Damiano Guagliardi. Ai lavori ha preso parte anche il vicario generale dell’Eparchia di Lungro, papàs Pietro Lanza, protagonista di un intervento che ha tra l’altro messo in evidenza l’importanza del rito bizantino-greco accolto e riconosciuto dalla Chiesa Cattolica.
Fotografia pubblicata: un momento del talk show di San Demetrio Corone