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La grande tradizione dei fichi in Calabria, produzione artigiane che conservano la memoria di sapori e profumi antichi

25 Dicembre 2018 - Local Genius

La grande tradizione dei fichi in Calabria, produzione artigiane che conservano la memoria di sapori e profumi antichi


Su "Io Scelgo Calabria" intervista a Davide Marano che parlerà dell'esperienza secolare della sua famiglia, impegnata ad Amantea nella realizzazione di specialità identitarie. In onda su VideoCalabria, con due repliche

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La grande tradizione dei fichi in Calabria, produzione artigiane che conservano la memoria di sapori e profumi antichi

Il Natale in Calabria è ancora ricco di tradizioni e le telecamere di “Io Scelgo Calabria” non hanno voluto mancare l’ennesimo appuntamento con il “dna” spirituale e culturale, nonché con gli stili di vita di una regione antica. Sul fronte agroalimentare ed enogastronomico, ad esempio, c’è tanto da scegliere e da riscoprire, grazie soprattutto all’infaticabile lavoro di artigiani che, con il loro lavoro appassionato e paziente, ci trasmettono saperi, tecniche, gusti e profumi tramandati nel corso dei secoli. I Fichi di Calabria sono famosi in tutto il mondo per le loro particolari qualità organolettiche. Una regione al centro del Mediterraneo, qual è appunto la Calabria, ha nel proprio “dna” la cultura dei fichi, tanto importante quanto quella del vino, delle olive e del grano. I fichi, disponibili sul finire dell’estate, hanno rappresentato per lunghissimo tempo una preziosa riserva di carboidrati per l’inverno. L’intelligenza contadina li ha conservati in vario modo: bolliti, secchi… E il genio creativo nato dal bisogno ma anche dalla impareggiabile bontà delle cose semplici, nonché dalla stretta vicinanza ai cicli della natura, senza fare ricorso alle procedure artificiali di certa produzione industriale, ha trasformato la necessità di conservare il cibo (in questo caso i fichi) per renderlo disponibile nei mesi più difficili (quelli invernali, appunto), in delizie del palato. Pensiamo ad esempio alle “crocette”, fichi secchi intrecciati ripieni di ottime noci o mandorle, e di scorze candite. Una delizia assoluta! Un tempo, così come per altre specialità della tradizione, le “crocette” rappresentavano anche il dolce delle feste, in particolare natalizie. Oggi, pur conservando il ruolo di dolce da consumare tutti assieme in famiglia nel corso di pranzi ricchi e articolati, o come spezza-fame e merenda, le “crocette” sono un prezioso esempio della migliore produzione dolciaria tradizionale calabrese.

La provincia calabrese in cui la tradizione del fico è più viva è quella di Cosenza. Di recente l’Unione europea ha riconosciuto la Dop Fichi di Cosenza, relativa al frutto essiccato, detto “bianco” o “dottato”. E proprio in provincia di Cosenza esistono alcune aziende artigiane che lavorano con grande perizia i fichi, lungo una filiera che parte dal frutto fresco o leggermente appassito, per giungere alla composizione e commercializzazione di vere e proprie eccellenze agroalimentari e dolciarie. Ad Amantea, città della costa tirrenica cosentina che ha alle spalle una storia importante, opera la Fratelli Marano, il cui laboratorio con annesso elegante spazio dedicato alle vendita diretta, ha sede lungo la strada statale che risale tutto il versante occidentale della Calabria. Amantea è posta quasi al confine con la provincia di Catanzaro ed è facilmente raggiungibile sia da Cosenza, percorrendo la strada cosiddetta “Paolana”, sia da Lamezia Terme, da Catanzaro e dal Vibonese, utilizzando l’autostrada. La Fratelli Marano opera da circa un secolo, ed ha tramandato di generazione in generazione un sapere artigiano sempre vivo e che ha anche avuto la capacità di innovare. Dalle specialità tradizionali a base di fico, si è passate a quelle più innovative, che magari utilizzano fragranze e sapori della enorme biodiversità calabra: il bergamotto, il cedro, la liquirizia, il peperoncino… E poi la specializzazione nella lavorazione del cioccolato che ha positivamente “contaminato” gli stessi fichi. Il cioccolato è diventato, però, anche arte a se stante, con la ricerca delle varietà più preziose e rare.

Visitando in questi giorni di Natale il curatissimo punto vendita della Fratelli Marano, adiacente come detto al laboratorio artigiano in cui mani esperte lavorano con competenza e dedizione rare, ci si può immergere nella cultura del Fico di Cosenza declinato in tantissimi modi. Le belle confezioni dedicate a questa “meraviglia” della civiltà contadina calabrese, trasformano i fichi anche in un piacevolissimo e sempre apprezzato dono. Non dimenticate di degustare le sublimi “crocette”, o anche i panettoni artigianali farciti con i pezzetti di fichi secchi! La visita alle sede di Amantea dei Fr.lli Marano (un punto vendita è presente anche sul corso principale ai piedi del centro storico) è prima di tutto un’esperienza culturale, un tuffo nella storia agroalimentare della Calabria. Un’intervista a Davide Marano, realizzata proprio nel laboratorio di famiglia, va in onda nella nuova puntata di “Io Scelgo Calabria”.

“Io Scelgo Calabria”, nata per sostenere sotto il profilo mediatico lo sviluppo sano e sostenibile della regione, è a cura di Massimo Tigani Sava, direttore editoriale di VideoCalabria e fondatore di Local Genius, Giornale delle Identità Territoriali. “Le nostre tradizioni – ha dichiarato Salvatore Gaetano, editore di VideoCalabria – e le nostre radici culturali costituiscono un punto di riferimento fondamentale per il nostro variegato gruppo editoriale. Diamo sempre spazio, inoltre, alla laboriosità delle piccole e medie imprese calabresi, unica vera grande speranza per un futuro sano e prosperoso della Calabria”. Massimo Tigani Sava ha chiosato: “Degustando un fico secco di Calabria potrete provare le sensazioni uniche di un prodotto agroalimentare antichissimo, le cui radici più profonde risalgono alle origini della nostra civiltà. La filiera del fico calabrese, e in particolare quella della provincia di Cosenza, si sta rafforzando ed ha ottime potenzialità. E’ importante che si saldino, passo dopo passo, gli sforzi degli agricoltori con quelli dei trasformatori, in modo da garantire il consolidamento di un comparto che è davvero unico nel panorama mondiale. L’impegno quotidiano dei nostri artigiani tutela e conserva tradizioni agroalimentari ed enogastronomiche, ma anche saperi e tecniche di lavorazione che altrimenti rischierebbero di sparire, affidando alla sola industria il compito di produrre cibo. Ma il cibo, per i Calabresi, è prima di tutto stile di vita. Ritorneremo su questi argomenti con grande attenzione”.

MESSA IN ONDA
La puntata andrà in onda su VideoCalabria, canale 13 del digitale terrestre: Mercoledì 26 dicembre alle ore 21.10. Repliche: Venerdì 28 dicembre, alle ore 23.00; Domenica 30 dicembre alle ore 12.00. Nelle stesse date e negli stessi orari la trasmissione potrà essere seguita in streaming internet, sul sito www.videocalabria.tv, sezione Diretta. Successivamente, on demand, nell’apposita sezione del sito ufficiale di VideoCalabria. Servizi di approfondimento sui giornali online Local Genius e TgCal24.

Fotografia pubblicata: Davide Marano intervistato nel laboratorio artigiano di Amantea (Cosenza)

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