La Notte Piccante di Catanzaro, edizione 2021, si è dimostrata molto attenta anche nella valorizzazione della dimensione “piccante” della gastronomia del capoluogo, intesa non solo come recupero della tradizione (si pensi ad esempio al piatto fondamentale della cucina locale che è il Morzello), ma anche alle più recenti mode come quelle degli aperitivi e dell’apericena. I diversi giorni in cui l’evento Notte Piccante ha animato le atmosfere natalizie di Catanzaro, purtroppo in una fase storica caratterizzata dalla tremenda emergenza Covid,  c’è stato spazio per aperitivi e apericena piccanti organizzati in alcuni locali della città, come ad esempio la nuova gestione del rinomato Bar Imperiale. L’Imperiale ha offerto, ad esempio, all’attrice Francesca Rettondini e ad alcuni giornalisti che l’accompagnavano, una selezione di preparazioni gastronomiche in sintonia con la cultura piccante, utilizzando in particolare la ‘Nduja. Sempre alla presenza dell’attrice Francesca Rettondini, è stato possibile esaltare la nobilissima tradizione del Morzello catanzarese, presso la trattoria di Zzu Toninu che opera nel quartiere marinaro del capoluogo. Il Morzello è l’anima della cucina popolare catanzarese, amato da tutti gli strati sociali e un tempo servito, sin da metà mattina nelle cosiddette “putiche” che animavano i vicoli della città. Il Morzello è una preparazione gastronomica in salsa rossa, che si realizza a base di frattaglie bovine, soprattutto trippa. Il Morzello è piccante per antonomasia, ma di un piccante non esagerato e quindi gradevolissimo. Lo si mangia in un pane anch’esso caratteristico della tradizione catanzarese, la cosiddetta Pitta. La Pitta è un pane a ruota, molto stretto e pertanto con ampio foro all’interno. Lo si taglia a semilune e poi a libretto, e quindi viene riempito, utilizzandolo un mestolo, del bollente e succoso Morzello. La Pitta contenente il Morzello la si mangia rigorosamente con le mani, vedendo scolare il sugo dai bordi della semiluna stessa di pane. Il Morzello è un vero e proprio rito che continua ad essere molto amato dai catanzaresi. Per fortuna sono ancora numerosi i ristoranti, le trattorie, talora anche le pizzerie che non fanno mancare nel proprio menù questa pietanza che caratterizza fortemente la storia alimentare e sociale di Catanzaro. Il Morzello viene anche venduto, da asporto, in alcune macellerie e gastronomie, ed è stato inserito anche nei circuiti della grande distribuzione grazie ad alcune aziende che lo hanno appositamente confezionato in barattoli o in vaschette conservate in frigo. Un apposito incontro pubblico è stato inoltre organizzato durante La Notte Piccante per parlare di Morzello, facendo leva sull’esperienza maturata dalla Antica Congrega Tre Colli.

La cultura piccante caratterizza un po’ tutta la Calabria. Abbiamo già ricordato la ‘Nduja, originaria di Spilinga (attuale provincia di Vibo) che è un salume morbido a base di carni e grassi di maiale. La ‘Nduja viene spalmata in genere su pane o su bruschette, ma il suo uso è letteralmente esploso negli ultimi lustri, diventando diffuso anche in altri Paesi d’Europa e in altri continenti. La ‘Nduja è molto usata sulla pizza, per realizzare piatti di pasta piccanti, per comporre il ripieno di arancini. Ci hanno realizzato finanche dei panettoni. Tant’è che gli aperitivi piccanti de La Notte Piccante edizione 2021 non hanno fatto mancare assaggi di ‘Nduja. Altra specialità calabra piccante assaggiata durante gli aperitivi è stata la rinomata Sardella. Finanche alcuni liquori e amari calabresi sono ormai contraddistinti dalla presenza del peperoncino piccante. Nelle intenzioni del direttore artistico della Notte Piccante, Roberto Talarico, c’è la volontà di proseguire, anche nelle prossime edizioni, e con sempre maggiore impegno, nella massima promozione e valorizzazione della cultura gastronomica piccante calabrese.

Fotografia pubblicata: uno degli aperitivi piccanti degustati durante La Notte Piccante Edizione 2021