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Nei primi due mesi del 2018, aumento del 124% di ‎vino imbottigliato sotto le insegne della Doc Sicilia

28 Aprile 2018 - Local Genius

Nei primi due mesi del 2018, aumento del 124% di ‎vino imbottigliato sotto le insegne della Doc Sicilia


Partecipazione al Vinitaly Verona edizione 2018, con un articolato programma di iniziative

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«Va al Grillo siciliano il primo posto nella classifica di Infoscan Census sui vini che in Italia hanno avuto il maggior incremento nelle bottiglie acquistate nel 2017: un successo tributato in occasione del Vinitaly di Verona dove la Doc Sicilia – che si è presentata con un programma ricco di appuntamenti – ha confermato l’importanza della promozione e della salvaguardia assicurata dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia a consumatori e produttori. Il Grillo siciliano ha infatti raggiunto un aumento del 23% di bottiglie acquistate, raggiungendo la vetta in Italia (secondo l’analisi Coldiretti dei dati Infoscan Census il Primitivo pugliese ha toccato il +21% e l’Ortrugo dell’Emilia Romagna il +19%). Un risultato che si accompagna, nei primi due mesi del 2018, all’aumento del 124 per cento di ‎vino imbottigliato sotto le insegne della Doc Sicilia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 27 aprile 2018, e che riportiamo integralmente.

«È stata inoltre registrata – spiega la nota stampa – la crescita costante del numero di aziende che imbottigliano le diverse varietà di vini con etichetta Doc Sicilia: nei primi tre mesi del 2018 sono già diventate quasi 200. L’edizione 2018 del Vinitaly – che ha visto un rinnovato interesse generale verso il mondo del vino italiano sia dei professionisti sia dei consumatori – ha messo quindi la sigla sull’ottimo periodo che sta vivendo la Doc Sicilia».

“Il risultato del Grillo ci rende orgogliosi – ha commentato Antonio Rallo, presidente del Consorzio – ma in particolar modo evidenzia come la salvaguardia dei vitigni autoctoni porti risultati eccellenti in termini di vendite e induca una maggiore fiducia del mercato. Portare avanti attività di vigilanza e di controllo significa anche contribuire a dare valore ai vitigni della nostra terra e a riconoscere l’importanza di una filiera garantita”. “In Sicilia non cresce solo il numero dell’imbottigliato Doc: sono ormai quasi 200 le aziende che lavorano insieme facendo sistema e qualità sotto le insegne del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia” racconta Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio, che aggiunge: “Ogni azienda partecipa ad un progetto comune e i risultati sono positivi. La Doc Sicilia è sulla cresta dell’onda. Abbiamo più di 7.300 viticoltori, le aziende che imbottigliano Doc Sicilia sono in aumento, la previsione è di un traguardo di 60 milioni di imbottigliato nel 2018. E poiché crediamo nei percorsi comuni, come Doc Sicilia anche al Vinitaly siamo stati accanto al mondo della cultura di cui il vino è una parte importante”.

«Ad animare il calendario del Consorzio – conclude il comunicato – sono stati infatti vari appuntamenti: una masterclass a cura di Kerin o’Keefe (Italian editor di Wine Enthusiat), due seminari indirizzati a buyer asiatici del Vinitaly International. E infine l’incontro “Vini Doc Sicilia e Palermo: insieme per la cultura” con Leoluca Orlando, sindaco di Palermo; Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia; Edy Bandiera, assessore Regionale all’Agricoltura; Peter Paul Kainrath, Direttore della Fondazione Manifesta e Constanze Reuscher, corrispondente di Die Welt in Italia e componente della Sala Stampa Estera. Il Co‎nsorzio di Tutela vini Doc Sicilia e il Consorzio Prosecco Doc hanno rinnovato l’accordo sulla vigilanza per la protezione dei vini a marchio Sicilia Doc e Prosecco Doc».

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