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Nel 2017 il vino lombardo ha fatto registrare il record storico di esportazioni, con un incremento del 4,2% sul 2016

10 Agosto 2018 - Local Genius

Nel 2017 il vino lombardo ha fatto registrare il record storico di esportazioni, con un incremento del 4,2% sul 2016


Il 9 agosto mattina, in Franciacorta, alle cantine Guido Berlucchi di Borgonato (Brescia), è stato dato il via alla vendemmia 2018

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“Nel 2017 il vino lombardo ha fatto registrare il record storico di esportazioni, con un valore di 270.360.000 euro e un incremento del 4,2 per cento sul 2016. L’obiettivo di quest’anno è di superarci ulteriormente”. Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, che, il 9 agosto mattina, in Franciacorta, alle cantine Guido Berlucchi di Borgonato (Brescia), ha dato il via alla vendemmia 2018 in Lombardia. È quanto si legge in un lancio di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Regione Lombardia, del 9 agosto 2018, e che riportiamo integralmente.

“Colgo l’occasione – ha proseguito Rolfi – per annunciare una misura molto attesa dalle aziende vitivinicole lombarde: l’Ocm vino. Da oggi la Regione Lombardia mette a disposizione 3,8 milioni di euro per progetti, anche interregionali, di promozione dei vini lombardi sui mercati internazionali, dando priorità per gli stanziamenti a consorzi e aggregazioni di piccole medie imprese. Vogliamo accompagnare i nostri produttori nelle sfide del futuro”. «Sul territorio lombardo – precisa la nota stampa – si producono per il 90 per cento vini a Denominazione di qualità: grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT e nel 2017 la viticoltura biologica ha raggiunto in Lombardia quota 1.751 ettari, con un incremento del 93 per cento rispetto al 2010. A far la parte del leone, la provincia di Brescia, prima a livello regionale con 522,5 ettari a biologico e 504 ettari in conversione».

“Andiamo decisi nella direzione del biologico – ha detto ancora l’assessore -. Abbiamo stanziato nei mesi scorsi 6 milioni di euro rivolti alle imprese agricole che si trovano nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine o a indicazione geografica. Grazie a questi fondi finanziamo la riconversione, anche mediante il sovrainnesto, una diversa collocazione o il reimpianto di vigneti e il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti”. «Il prossimo passaggio – precisa il comunicato – è quello di legare ancora di più vino, territorio e turismo». “La Franciacorta è un esempio mondiale – ha concluso Rolfi -. Anche per promuovere queste iniziative ho istituito un tavolo regionale con i consorzi lombardi del vino. È giusto valutare insieme quali azioni intraprendere e avere una sede istituzionale in cui confrontarsi. Voglio che ci sia gioco di squadra tra i produttori lombardi”.

Fotografia pubblicata: promozione della Lombardia in un recente Vinitaly (foto Local Genius)

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