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Occhialeria, in Veneto l’80 per cento della manifattura italiana. Regione investe su formazione e aggiornamento delle maestranze

9 Maggio 2019 - Local Genius

Occhialeria, in Veneto l’80 per cento della manifattura italiana. Regione investe su formazione e aggiornamento delle maestranze


Percorsi formativi con tirocini direttamente in azienda per nuove figure tecniche altamente specializzate

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«La Regione Veneto si allea con le imprese dell’occhialeria per formare tecnici competenti e nuove professionalità.  Il 7 maggio, a Venezia, a palazzo Mocenigo, sede del museo del costume e della moda, l’assessore regionale al lavoro e alla formazione ha rinnovato con Anfao, l’associazione nazionale dei fabbricanti articoli ottici, un patto triennale di collaborazione tra pubblico e privato per investire un milione e mezzo di euro di euro nella formazione e aggiornamento delle maestranze e nella predisposizione di percorsi formativi con tirocini direttamente in azienda per nuove figure tecniche altamente specializzate. La Regione metterà a disposizione 750 mila euro del Fondo sociale europeo, Anfao metterà in campo altrettante risorse per programmare e realizzare  corsi e tirocini formativi nel triennio 2019-2021 sotto il controllo regionale». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 7 maggio 2019 dalla Regione Veneto, e che riportiamo integralmente.

«In Veneto, tra il Cadore e l’Alto Trevigiano, si concentra – spiega il comunicato – l’80 per cento della manifattura italiana dell’occhialeria. Il distretto dell’occhiale, che in Veneto ha le sue origini storiche e oggi arriva a contare 400 imprese con oltre 12 mila addetti, è uno dei punti di forza del “made in Italy” e sta vivendo una stagione di grande sviluppo tecnologico. Le previsioni di crescita del mercato mondiale, infatti, stimano che nell’arco di 5 anni il fatturato incrementerà di almeno del 50 per cento, passando dagli 82 miliardi odierni ai 128 previsti. Ma crescita e sviluppo tecnologico delle aziende rischiano di incepparsi, se il settore non sarà in grado di reperire figure tecniche specializzate, capaci di accompagnare i processi di innovazione, ricerca, applicazione tecnologica e di marketing che caratterizzano il sistema produttivo mondiale e veneto».

“L’industria dell’occhiale e il suo indotto è uno dei ‘driver’ dell’economia veneta –  mette in luce l’assessore regionale al lavoro e alla formazione – ma le sue possibilità di sviluppo e di crescita sono condizionate dalla possibilità di reperire figure competenti tecnicamente qualificate, capaci di coniugare ricerca e applicazione, conoscenze tecnologiche e gusto per la moda e il design. Per questo la Regione Veneto ha scelto di investire insieme agli imprenditori dell’occhialeria su formazione e aggiornamento delle maestranze e su nuovi percorsi formativi per i tecnici di domani. Investire sul capitale umano e mettere a disposizione del distretto professionalità preparate è il modo migliore per sostenere la competitività delle aziende, continuare a garantire il primato del ‘made in Italy’ e favorire il fenomeno del cosiddetto ‘reshoring’, cioè il rientro in patria di imprese che in passato avevano delocalizzato parte della loro produzione ma che, se attratte dalla possibilità di reperire organici ad alta specializzazione, trovano più conveniente riportare la produzione nel territorio di origine. L’obiettivo non è solo quello di avere un serbatoio formativo per garantire il turnover alle aziende, ma di riuscire a creare un vero e proprio politecnico dell’occhialeria, per dare un centro formativo di qualità, capace di attrarre talenti anche da altri paesi, ad una produzione nella quale il Veneto è leader assoluto nel mondo”.

«Nel precedente triennio – sottolinea la nota stampa ufficiale – il patto formativo tra Regione e Anfao ha consentito di realizzare nelle imprese dell’occhialeria 3800 ore di formazione, coinvolgendo più di 1200 dipendenti di un centinaio di imprese. Sono stati realizzati inoltre, con la collaborazione di Certottica, 11 percorsi di formazione specialistica per una decina di professioni ad alto profilo tecnico che hanno coinvolto 91 giovani allievi in 31 mila ore di tirocinio di azienda: al termine 8 su 10 hanno avuto il posto di lavoro garantito. Il nuovo protocollo di intesa 2019-2021 rafforza ulteriormente la collaborazione tra Regione e imprese dell’occhialeria portando a 4600 ore gli interventi formativi nelle aziende per il personale già occupato e a 12 i percorsi formativi con tirocini aziendali per formare nuovi profili tecnici che le aziende faticano a trovare. I nuovi percorsi, rivolti a diplomati, giovani in possesso di qualifica professionale ma anche a laureati, prenderanno avvio a luglio 2019 e proseguiranno fino al 2021».

«Formeranno prototipisti da banco, manutentori di sistemi di automazione, attrezzisti per macchine a controllo numerico, lavoratori specializzati nel settore dell’occhialeria, progettisti Cad-Cam, addetti commerciali e alle relazioni internazionali, addetti internazionali trade & logistic per il settore occhialeria, addetti all’ufficio acquisti, addetti ai processi aziendali, assistenti aziendali 4.0, addetti digital marketing, addetti alla digitalizzazione e informatizzazione. Alla firma della nuova intesa tra Regione e Anfao, rappresentata dal presidente Giovani Vitaloni (che è anche presidente del Mido di Milano), hanno presenziato – conclude il comunicato – alcuni dei maggiori imprenditori dell’occhialeria veneta: Callisto Fedon presidente dell’omonimo gruppo, Michele Aracri di De Rigo Vision, Giancarlo Recchia di Pramaor, Alessandra Cerentin e Mattia Pradegan di Thelios. Hanno inoltre portato la loro testimonianza alcuni dei giovani formati da Certottica e già inseriti nelle maggiori aziende del comparto, da Safilo a Marchon: Giada Da Col di Cibiana di Cadore, Sonia De Martin di Borca di Cadore, Giulia Fullin di Tambre d’Alpago e Piero Pizzolato di Vittorio Veneto».

Fotografia pubblicata: immagine allegata alla nota stampa

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