“Le nostre imprese vitivinicole sono una priorità e continua quindi l’impegno della giunta regionale per mettere a disposizione del sistema aiuti finanziari per lo sviluppo degli investimenti nel settore che è un fiore all’occhiello dell’economia agricola veneta”. A dirlo è l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan dando notizia che, «grazie a un’integrazione della dotazione finanziaria, sarà possibile aumentare il numero delle domande finanziabili che hanno partecipato al bando aperto nel dicembre scorso utilizzando i fondi dell’Unione Europea dell’OCM vitivinicolo per gli aiuti agli investimenti nel settore enologico (cantine sia delle aziende agricole che dell’agroindustria)». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dalla Regione Veneto il 30 marzo 2018, e che riportiamo integralmente. «La disponibilità finanziaria iniziale prevista dal bando, pari a circa 5,3 milioni di euro avrebbe infatti consentito di finanziare soltanto una parte delle domande presentate in quanto risultano richiesti contributi per quasi 9,5 milioni di euro. La giunta veneta – spiega il comunicato – ha perciò deciso di spostare su questa linea di intervento oltre 3,7 milioni recuperati da disponibilità non utilizzate nella ristrutturazione e riconversione viticola (aiuti per il rinnovo dei vigneti). In questo modo la dotazione del bando per gli investimenti enologici viene portata a 8.982.000 milioni di euro. Inoltre, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura concluderà entro l’1/04/2018 l’istruttoria delle domande di saldo per gli investimenti 2017. A seguito dell’esito istruttorio potranno verificarsi delle economie di spesa, che saranno utilizzate per finanziare per la parte ancora scoperta (circa 490 mila euro) le domande per l’annualità 2018, contribuendo quindi a coprire l’intera richiesta di contributi».
“Questo ci consentirà di aumentare il numero di imprese finanziate – conclude l’assessore Pan – e sostenere il processo di innovazione tecnologica all’interno della settore della trasformazione, fondamentale per garantire quella qualità che, una volta garantita nel vigneto, va comunque affinata in cantina. Quello che conta in questo tipo di manovre finanziarie è fare in modo di utilizzare tutto quello che la UE ci mette a disposizione. E in questo senso il Veneto si dimostra ancora una volta la Regione che sa spendere al meglio le risorse europee per lo sviluppo rurale”.