«Da quest’anno, nell’ambito del progetto “Oltrericcagioia”, un enologo trentenne, Stefano Torre, ha prodotto, utilizzando i vigneti di Torrazza Coste, in Oltrepò, nella tenuta Riccagioia, di proprietà della Regione, uno ‘Spumante metodo classico’, uno ‘Spumante metodo Martinotti’ da uve di Pinot Nero, un ‘Bianco fermo’, un ‘Rosso Oltrepo”, un ‘Pinot nero vinificato in rosso’ e un ‘Passito’». Lo si legge in un lancio di Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Regione Lombardia, del 15 dicembre 2019, e che riportiamo integralmente. «Un’azione effettuata sotto la regia di ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) che ha proposto l’applicazione di un modello di economia circolare e sostenibile. Le operazioni di vendemmia e di vinificazione – spiega il comunicato – sono state infatti compiute nella cantina della tenuta vitivinicola dell’Oltrepò. Non solo, l’enologo che le ha selezionate ha completato i suoi studi universitari proprio a Riccagioia quando nell’azienda erano attivi i corsi di laurea in ‘Viticoltura e Enologia’ dell’università degli Studi di Milano. Un modello che ha dato risultati eccellenti visto che esperti del settore che hanno degustato, in anteprima, il prodotto lo hanno definito “di ottime qualità sensoriali e altamente rappresentativo delle varietà autoctone della zona”».
«Regione ha scelto questi vini come biglietto da visita e come strumenti promozionali anche per le imminenti festività Natalizie. ERSAF, da parte sua, lo ha eletto – precisa inoltre la nota stampa – come prodotto ‘self made’», come spiega l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi: “Crediamo molto nel vino come prodotto d’eccellenza della distintività dell’agricoltura lombarda e nell’Oltrepò come straordinario territorio da valorizzare. Ho provato in anteprima i prodotti e la qualità è ottima. Applicare il logo della Regione sulle etichette e utilizzare queste bottiglie come omaggi istituzionali testimonia quanto il progetto dei vini prodotti a Riccagioia sia credibile e quanto il nostro impegno in Oltrepò sia concreto”. «Particolarmente interessante, in questa riavviata produzione, sono il ‘Bianco fermo’, chiamato ‘Gioiello’, in cui sono presenti 15 tipologie di uva a bacca bianca del pavese e il ‘Passito’ – conclude la nota stampa – proveniente da uve selezionate in vigna e fatte appassire su graticci in serra all’interno dell’azienda. Dal 2021, poi, sarà possibile gustare lo spumante metodo classico. I prodotti non saranno in vendita».