«Il gruppo Insieme avvia le sue iniziative pubbliche partendo dalla Lombardia. A Milano, sabato 19 gennaio, alle ore 9.30, presso la sede Cisl di via Tadino si riuniscono gli amici lombardi intenzionati a dare vita ad un impegno culturale e politico il cui obiettivo è portare un vero contributo alla soluzione dei problemi del Paese, ispirandosi a quel concetto di “ bene comune”, posto alla base della Costituzione e del Pensiero sociale della Chiesa». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 17 gennaio 2019, che riportiamo integralmente. «L’Italia, e l’Europa, hanno bisogno di riscoprire il senso della Solidarietà e della Sussidiarietà – spiega il comunicato – e far emergere i tanti talenti umani disseminati nel Paese: tutti coloro che sono animati, al di là della loro fede religiosa, dall’adesione ai filoni storici del pensiero che hanno concorso alla ricostruzione dell’Italia e al rafforzamento delle libertà e dell’assetto democratico, dall’intenzione di convergere per costruire più che distruggere e dividere. Quella di Insieme è una presenza completamente laica, libera ed autonoma ed il suo richiamo all’ispirazione cristiana non è certo caratterizzato dalla autoreferenzialità o dall’integralismo, bensì dall’apertura al nuovo, dall’impegno per la ricomposizione del tessuto sociale, dalla volontà di rinnovare lo Stato».
«Sappiamo che abbiamo bisogno di creare sempre più occasioni di riflessione e di confronto costruttivo sui problemi reali della gente, delle famiglie, delle autonomie locali, della vita delle istituzioni e della partecipazione alle dinamiche europee – precisa inoltre la nota stampa – cui vanno portate nuove prospettive e un più marcato senso di partecipazione dei cittadini. Per fare questo è necessario reagire all’indifferenza e all’irrilevanza in cui si ritrova anche tutta quella parte del cattolicesimo democratico e popolare dopo decenni di divisioni e carenza di proposte politico programmatiche. Siamo giunti al centesimo anniversario dell’Appello sturziano ai Liberi e forti: l’avvio di un rivoluzionario, costruttivo ed organizzato apporto politico dei cattolici alla vita nazionale».
«Quell’Appello ancora richiama ad una assunzione di responsabilità – conclude la nota stampa – visto che molte nostre “questioni storiche” non sono state ancora risolte e superate. Oltre a quella degli squilibri sociali e geografici, emerge in particolare quella delle nuove generazioni troppo spesso dimenticate e costrette a pagare per le scelte delle precedenti cui è richiesto, almeno, un impegno “ risarcitorio” per restituire ai giovani almeno un po’ di certezza sul futuro, guardando all’occupazione, al dissesto sociale, alle carenze scolastiche ed educative e ai problemi ambientali. C’è da cominciare a ragionare, allora, intorno ad un nuovo modello di sviluppo capace di mettere il Paese in condizione di riprendere quel cammino che aveva consentito di inserire l’Italia nel novero delle nazioni più avanzate ed innovative. Al convegno milanese interverrà il professore Leonardo Becchetti».
Fotografia pubblicata: immagine dell’archivio Local Genius