«Regolamentata, per l’annualità 2019 la pesca del Corallo. La delibera approvata il 19 febbraio tiene conto dei risultati della ricerca voluta per approfondire le conoscenze scientifiche e garantire il monitoraggio costante di una risorsa soggetta, negli anni scorsi, a un prelievo eccessivo». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dalla Regione Sardegna il 19 febbraio 2019, e che riportiamo integralmente.
«La ricerca scientifica – effettuata dal Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DISVA) dell’Università degli studi di Cagliari – valuta l’andamento della biomassa di corallo rosso nel tempo e il relativo stato della risorsa in Sardegna, indicando che, malgrado la progressiva riduzione documentata fino al 2013, la situazione attuale non è “allarmante”. Coerentemente all’indicazione di tenere sotto stretto controllo – spiega il comunicato uffficiale – lo sfruttamento del corallo rosso per i prossimi anni e al suggerimento, in via precauzionale, di non aumentare lo sforzo di prelievo, e in base della normativa in materia, la Giunta ha previsto che l’attività di pesca del corallo possa essere esercitata unicamente dai pescatori professionisti titolari dell’autorizzazione regionale e mediante l’uso della piccozza, nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre 2019». «La quantità massima di corallo che può essere pescata giornalmente – conclude la nota stampa diramata dalla Regione Sardegna – non può superare 2,5 kg. Il numero totale di autorizzazioni al prelievo non sarà superiore a venticinque».