«L’Ente Nazionale Risi non vuole assistere al declino della risicoltura italiana a causa dell’applicazione della regola del deflusso ecologico. La difficile situazione che oggi sta vivendo la Baraggia, rischia di diventare il destino della risicoltura italiana. Sembra incredibile ma in un’annata in cui non c’è stata carenza d’acqua, il settore si deve confrontare con regole che ne impediscono l’utilizzo». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dall’Ente Nazionale Risi il 20 agosto 2024, e che riportiamo integralmente.
«Per trovare soluzioni possibili in un’ottica di fattiva collaborazione, la presidente dell’Ente Nazionale Risi ha invitato gli assessorati regionali competenti delle Regione Piemonte a volersi confrontare con il settore – spiega il comunicato – per evitare ricadute drastiche sulla filiera di norme che necessariamente devono essere riviste. In quest’ottica, la situazione è stata rappresentata anche in sede ministeriale richiedendo urgenti incontri e confronti anche in Europa».
La presidente Bobba ha dichiarato: “Bisogna avere il coraggio di adottare norme e comportamenti che non pregiudichino il primato della risicoltura italiana nell’UE. Sarebbe poco lungimirante lasciare il mercato del riso in mano agli importatori solo perché non si è in grado di coniugare necessità di produzione e regole ambientali”.