“La cultura costituisce una piattaforma privilegiata di comunicazione tra tutti i soggetti economici e sociali presenti in un territorio ed è in grado di favorire lo sviluppo delle filiere produttive, divenendo strumento di crescita complessiva, di miglioramento della qualità della vita delle comunità”. Lo ha ribadito il 9 luglio a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, partecipando all’incontro convocato dal Segretariato del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), per sensibilizzare le istituzioni locali al progetto di Distretto Culturale Evoluto (DICE) delle Dolomiti Bellunesi e per dar vita al relativo tavolo tecnico. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dalla Regione Veneto il 9 luglio 2018, e che riportiamo integralmente.
«Segretariato, Regione del Veneto, Confindustria del Veneto e di Belluno e Fondazione Cariverona sono da tempo impegnati nella definizione di un tavolo tecnico – spiega la nota stampa – che favorisca la preservazione, la tutela e la promozione del patrimonio culturale del “Distretto delle Dolomiti Bellunesi”. L’obiettivo è quello di sostenere politiche che garantiscano la protezione ma, soprattutto, la fruizione responsabile del patrimonio culturale materiale e immateriale legato al passato e al presente delle comunità afferenti al Distretto delle Dolomiti, istituito dal Ministero nel giugno 2016 e in particolare: la riqualificazione e il rilancio dell’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, l’accrescimento e lo sviluppo delle aree e dei settori del distretto, il miglioramento dell’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, la conservazione e promozione del patrimonio culturale». “La Regione Veneto ha condiviso formalmente l’idea di coniugare e sviluppare azioni sinergiche tra cultura, natura e manifattura – ricorda Corazzari – e ha accolto la proposta di Confindustria Veneto, Sezione provinciale di Belluno, di realizzare e sostenere il Distretto, in quanto coerente con le proprie politiche di sviluppo dei territori, che individuano, appunto, la cultura come elemento attrattore e catalizzatore”.
“Se attraverso il DICE si vogliono collegare le eccellenze culturali con le imprese del territorio, soprattutto quelle che hanno un particolare orientamento all’innovazione e alla creatività – ha sottolineato l’assessore veneto – dovrà essere attuata una strategia di valorizzazione e di sviluppo del sistema culturale attraverso un marketing territoriale evoluto, che crei condizioni di maggior competitività del territorio e di più elevata qualità di vita per gli abitanti. Ricordiamo che siamo in un’area Unesco, che esprime eccellenze culturali produttive e naturali. Su tutti ricordo la figura di Tiziano, senza trascurare gli altri tesori archeologici, architettonici e artistici del territorio; qui ci sono eccellenze produttive che coniugano manifattura e industria a elevata tecnologia e che hanno la loro rappresentazione anche in realtà museali particolarmente significative”.
“Si tratta di processi complessi – ha concluso Corazzari – che per avere successo devono maturare ed essere fatti propri dai territori: oggi stiamo verificando il livello di maturazione raggiunto e la volontà dei principali attori istituzionali di accompagnare questo percorso. La Regione ci crede”.