«Sarà un dipinto di Bernardino Luini, artista di spicco della scuola lombarda profondamente influenzato dalla pittura di Leonardo da Vinci, il “tesoro sconosciuto” protagonista di una mostra che per la prima volta vedrà aprirsi il palazzo della Regione di Trieste come sede museale appositamente progettata per ospitare un’opera del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. La mostra “Un tesoro sconosciuto in un palazzo da scoprire” verrà infatti inaugurata lunedì 3 dicembre, alle ore 12, nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia in piazza dell’Unità d’Italia 1, alla presenza del governatore Massimiliano Fedriga insieme con l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 29 novembre 2018 dalla Regione Friuli Venezia Giulia, e che riportiamo integralmente.
«Con la mostra (organizzata da Erpac-Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Fvg in collaborazione con il Museo Dicocesano e l’Arcidiocesi di Udine, con il sostegno di Fondazione CRTrieste, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e Fondazione Friuli) la Regione – spiega il comunicato – intende valorizzare il patrimonio culturale meno conosciuto ed esporlo in sedi istituzionali prestigiose. Il dipinto “Madonna con Gesù bambino e angeli”, un olio su tela (cm 91 X 73) databile dal 1525 al 1532, in deposito al Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine dal 1990, giunse in Friuli a seguito delle nozze tra la veneziana Doralice Cecilia Gradenigo e il nobile Stefano Sabbatini, celebrate nel 1799. Conservata dapprima nel palazzo udinese della famiglia, fu poi trasferita nella cappella della residenza di Pozzuolo del Friuli, dalla quale passò, dopo la sua dismissione, nella chiesa parrocchiale della cittadina e di qui nella sua attuale collocazione. L’opera è stata scelta alla vigilia delle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, maestro da cui Bernardino Luini (Dumenza 1481 circa – Milano 1532), aperto agli influssi della pittura veneta e agli esiti della “maniera moderna” di Raffaello, fu profondamente influenzato, come evidenzia in particolare la produzione destinata alla devozione e al collezionismo privati, cui appartiene l’opera in mostra».
«Nel corso dell’inaugurazione, a cui interverranno i presidenti delle tre Fondazioni [Tiziana Benussi (Crt), Roberta Demartin (Cassa Risparmio Gorizia) e Giuseppe Morandini (Friuli)], sarà il direttore del Museo diocesano, Giuseppe Bergamini, a presentare l’opera nel dettaglio. La mostra – conclude la nota stampa – sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019 tutti i giorni dalle 10 alle 18 (escluso il 25 dicembre) e le visite saranno accompagnate dai volontari del Fondo per l’ambiente italiano (Fai) Fvg».