«Valutare l’impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in generale sull’ecosistema del Mare Adriatico settentrionale è l’obiettivo del progetto europeo Soundscape afferente al Programma Italia-Croazia di cui la Regione Marche è partner insieme al Ministero Croato dell’Ambiente e dell’Energia (MEE), ARPA Friuli Venezia Giulia, Blue World Institute (BWI) di Lošinj, CNR-ISMAR di Venezia, Fondazione Cetacea, l’Istituto per la Salute Pubblica di Rijeka (TIPH) e l’Istituto di Oceanografia e Pesca (IOF) di Split che è capofila». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 20 marzo 2019, e che riportiamo integralmente. «L’intento – sottolinea la nota stampa – è quello di creare una rete di monitoraggio transfrontaliera sostenuta da una cooperazione tecnica, scientifica e istituzionale per assicurare una protezione efficace della biodiversità marina e sviluppare un uso sostenibile degli ecosistemi e delle risorse marine e costiere. L’Adriatico settentrionale è un’area fortemente colpita dall’aumento del traffico marittimo, del turismo e dello sfruttamento delle risorse con forte impatto sullo status della biodiversità: tale ambito per la sua ristretta conformazione evidenzia condizioni di elevata vulnerabilità, a fronte di un a forte rilevanza ecologica che riveste a livello europeo per specie e habitat inclusi in siti Natura 2000, aree protette marine e costiere».
«Il progetto – precisa il comunicato – intende favorire una cooperazione tra i due paesi per misurare e monitorare in maniera sistematica, tramite boe dotate di idrofoni, il rumore subacqueo sia nelle acque italiane che croate, mappando quindi l’inquinamento acustico causato dalle attività antropiche (piattaforme, traffico nautico, turismo costiero) e valutandone l’ impatto sulle specie marine, soprattutto quelle a rischio. Verrà allo scopo elaborato un piano per l’uso sostenibile delle risorse marine e costiere che non danneggi gli l’ecosistemi presenti. L’inquinamento acustico marino non è stato misurato in Adriatico prima d’ora, questo progetto della durata di 2 anni sarà un punto di partenza per studi scientifici e per la individuazione di misure sostenibile degli ecosistemi marini e costieri a valere sui fondi europei. Il modello base è già stato utilizzato con successo nel Mare del Nord».
«L’Istituto di oceanografia e pesca di Spalato – conclude la nota stampa – ha coordinato il Kick off meeting che si è tenuto la loro sede il 27 e 28 febbraio 2019. La Regione Marche partecipa alle attività di progetto dando il proprio supporto a livello istituzionale».