«Per favorire gli interventi di vivificazione delle lagune del Delta del Po e per superare i sempre più pressanti problemi di carattere ambientale, la Giunta regionale del Veneto ha istituito un gruppo di lavoro interdisciplinare per coordinare e semplificare gli adempimenti amministrativi. Lo ha annunciato il presidente della Regione al termine della odierna seduta di giunta nel corso della quale è stato approvato il provvedimento in questione, portato dall’assessore al territorio di concerto con i colleghi all’agricoltura e pesca, all’ambiente, alle infrastrutture». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 15 giugno 2018 dalla Regione Veneto, e che riportiamo integralmente. «Il coordinamento – spiega il comunicato – nasce per affrontare il problema dello scarso ricambio d’acqua, del livello della salinità e del proliferare di alghe che tolgono ossigeno a pesci e molluschi, insieme agli scavi alle bocche di accesso ai porti. L’anossia, in particolare, minaccia il delicato equilibrio degli ecosistemi di quest’area e le attività produttive di acquacoltura, una delle principali ricchezze economiche del territorio polesano. In considerazione del fatto che le competenze sono molteplici e afferiscono a vari enti, i diversi assessorati di riferimento hanno ritenuto opportuno istituire uno strumento tecnico di coordinamento permanente, con il compito di tenere la situazione costantemente sotto controllo e di programmare in maniera integrata gli interventi necessari alla vivificazione delle lagune e dell’area deltizia».
«Il presidente – conclude la nota stampa – ha sottolineato che gli interventi assumono una valenza fondamentale per la tutela di produzioni di eccellenza quali le vongole del Delta, il pesce azzurro di Pila, le ostriche rosa e la cozza Dop di Scardovari. In quest’ultima realtà opera una cooperativa di 1.500 soci di cui 900 sono donne. I prodotti vengono esportati in tutto il mondo, anche in Francia».